ORTA DI ATELLA. La puzza dellEurocompost di Orta di Atella arriva fino a Roma. Con uninterrogazione al Ministro dellAmbiente, Stefania Prestigiacomo, lonorevole Luigi Cesaro ha posto allattenzione del Governo centrale la problematica che affligge i residenti di Orta di Atella, …
… quelli dei comuni a nord di Napoli (Caivano, Cardito, Frattamaggiore, Succivo etc.) e quasi tutti i comuni dellagro aversano, Aversa compresa. Tutto il problema ruota intorno alla puzza derivante dallattività di trattamento dei rifiuti svolta dallEurocompost, unazienda che svolge attività di recupero di biomasse attraverso il processo del compostaggio.
Il problema afferma lonorevole Cesaro e che lo fa pur trovandosi su un terreno agricolo sito a circa settecento metri dallabitato, senza essere dotata delle autorizzazioni sanitarie e, inoltre, evidentemente senza azionare sempre limpianto di abbattimento degli odori. Tutto questo arreca gravi danni alla popolazione sia di Orta di Atella che di molti comuni limitrofi poiché i miasmi e gli odori nauseabondi provenienti dallimpianto in questione rendono laria insalubre e creano problemi respiratori soprattutto a bambini e anziani. Senza contare, poi, che vi sono gravi disagi per i cittadini, che sono costretti a tenere chiuse le finestre per evitare che la casa sia inondata da odori disgustosi, e per gli esercizi commerciali che assistono impotenti alla fuga in massa dei potenziali clienti allontanati dallodore stomachevole presente nellaria. Per questi e per unaltra serie di motivi legati alle continue sospensive ai divieti di proseguire lattività concessi dal Tribunale amministrativo competente, lonorevole Cesaro ha interessato della questione il Ministro dellAmbiente. In particolare per sapere se il Ministro sia a conoscenza della situazione e quali iniziative urgenti e di propria competenza intenda adottare per salvaguardare il diritto alla salute dei residenti; se non ritenga opportuno intervenire con la massima urgenza per scongiurare i gravissimi rischi connessi allattività dellEurocompost.
Dellargomento si è interessato anche il consigliere regionale Giuseppe Sagliocco che ha sottolineato proprio linadeguatezza delle attuali norme sulla tutela dellambiente e della salute. Attualmente sottolinea Sagliocco non esistono metodi o sistemi che permettano in maniera oggettiva di individuare il limite di sopportabilità per gli odorigeni (cattivi odori immessi nellaria) che scaturiscono dallattività di recupero e trasformazione di rifiuti non pericolosi. Le norme contenute nel Testo unico sulla salute, risalente al 1934, fissano il criterio secondo il quale nessuna attività può arrecare molestia ai cittadini che vivono nelle vicinanze del luogo ove tale attività si svolge. Si lascia così ampio spazio alla discrezionalità nella determinazione del concetto di molestia. È necessario che vengano, quindi, stabilite regole certe ed oggettivamente applicabili. Ed è per questo che mi muoverò in Regione per giungere ad una completa e puntuale regolamentazione della materia, coinvolgendo i comitati spontanei di Orta di Atella.
Un rimedio immediato ci sarebbe fa notare Enzo Fumo, ingegnere chimico in prima linea contro i miasmi di Orta ed è quello dellutilizzo di tutti gli strumenti tecnici di abbattimento degli odorigeni. Un corretto e continuo funzionamento delle apparecchiature tecniche che esistono sul mercato garantirebbe una salubrità dellaria che invece oggi appesta Orta di Atella e dintorni, in un raggio neanche troppo ridotto.