Teleservizi, Rc chiede ritiro delibera e minaccia proteste

di Redazione

 ORTA DI ATELLA. “Dobbiamo con amarezza constatare che l’appello da noi lanciato attraverso un manifesto e le nostre richieste esplicite fatte ai commissari sono caduti nel vuoto”.

Così il circolo di Rifondazione Comunista e il Comitato per la difesa del cittadino commentano in una nota il risultato della richiesta presentata ai commissari prefettizi affinché i debiti accumulati dal Comune “non gravassero pesantemente sulle tasche dei cittadini” e che fossero “i responsabili degli sprechi e del malaffare a pagare quanto maldestramente sperperato”. “Evidentemente non ci siamo capiti”, esclamano le due forze politiche e civiche.

“Gli avvisi di pagamento della Teleservizi, – spiegano – che centinaia di famiglie ortesi si sono viste recapitare durante le feste natalizie, sono una vera e propria provocazione, un inedito vergognoso tentativo di fare cassa sulla pelle degli ortesi, un tentativo illegittimo di recupero crediti che vanno anche dieci anni addietro. Perché questi crediti vengono richiesti oggi? E’ forse una sfida della Teleservizi contro i cittadini Ortesi? E’ il tentativo di coprire le gravi responsabilità gestionali degli ultimi dieci anni facendo pagare amaramente ai cittadini le clientele, il malaffare e le campagne elettorali altrui?”. Rc e il comitato continuano: “Nel Consiglio Comunale del 4 maggio 2007, col voto contrario dell’intera opposizione, è stato approvato dall’allora maggioranza Del Prete (Udeur, Psi, Idv) un presunto condono e il nuovo regolamento delle entrate che, con meditato artifizio, cerca di recuperare per gli anni precedenti alla sua approvazione (2007) le mancate entrate della Tarsu 2003 e 2004 decadute per omissioni amministrative. Regolamento che oggi permetterebbe alla Teleservizi di inviare tali ingiunzioni di pagamento relative all’Ici ed alla Tarsu degli anni dal 1999 in poi”.

Si chiede, dunque, ai commissari “l’immediata revoca di tale delibera perché in contrasto al Decreto legislativo n. 507/93 e alle leggi in materia di riscossione, altrimenti la invieremo alla Corte dei Conti, alla Procura della Repubblica e ad ogni organo competente”.

Per Rc e il comitato vanno, tra l’altro, “dichiarati nulli gli avvisi di accertamento sballati inviati dalla Teleservizi nel richiamare il nuovo regolamento delle entrate approvato dall’ultima maggioranza consiliare perché non applicabili agli anni precedenti il 2008 e non conformi all’articolo 52 comma 1 e 2 del Decreto legislativo 446/07. Sino alla data del 4 maggio 2007 va applicato il regolamento allegato alla delibera consiliare numero 13 del 25 febbraio 1995 visto che il nuovo regolamento va in vigore dal primo gennaio dell’anno successivo alla sua applicazione”. Inoltre, “gli accertamenti vanno fatti attraverso censimento domiciliare”.

Secondo Rc e il comitato, continuando di tale passo, “i cittadini di Orta di Atella non avranno più soldi per mangiare perché impegnati a ingrassare le casse della Teleservizi e quindi a ripianare i debiti accumulati dai nostri amministratori”.

In sintesi, si chiede “il ritiro di tali avvisi di pagamento, la revoca della delibera consiliare del maggio 2007 perché non conforme alle leggi in materia di riscossione, un incontro urgentissimo con i commissari prefettizi ed il ripristino immediato della gestione comunale per definire un nuovo metodo di valutazione dei pagamenti tributi alle famiglie. Se tali nostre richieste non avranno risposte positive, – concludono Rc e comitato – siamo pronti a mobilitare l’intero paese e a far sentire le ragioni dei cittadini onesti e laboriosi di Orta di Atella”.

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