ORTA DI ATELLA. Lo scioglimento del consiglio comunale di Orta non deve essere considerato un mero incidente di percorso, bisogna ricostruire le condizioni per un riscatto della città. video
Ad affermarlo il senatore Lorenzo Diana, della direzione nazionale del Pd e membro della Commissione Antimafia, in occasione del convegno Democrazia e Legalità tenutosi domenica mattina presso il convento dei Frati Minori in piazza San Salvatore, alla presenza, tra gli altri, della senatrice Teresa Armato, del capogruppo alla Provincia Pietro Paolo Ciardiello, dellex capogruppo consiliare Giovanni Migliaccio e di numerosi esponenti del partito e delle forze sociali del territorio.
Alla luce delle recenti esternazioni del consigliere regionale dellUdeur ed ex sindaco Angelo Brancaccio, il quale ha minacciato di ricandidarsi e vincere (anche con una lista di 20 clandestini) se il Pd non smetterà di attaccarlo sul piano personale, Diana commenta: Non è un problema di sfide. Il problema è quale futuro vogliamo dare ad Orta. Cè bisogno di una politica che chiuda un ciclo fallito e culminato con lo scioglimento del Consiglio e di aprire una nuova fase. Orta non può essere relegata ad una periferia dellagro aversano. Cè poi da considerare lallarme criminalità, ricordiamo i sette morti in un anno e le rapine a raffica sul territorio. La politica deve calarsi fin dentro i problemi e trovare le risorse finanziarie per il rilancio della comunità, a partire dagli oneri di urbanizzazione che devono versare tutti coloro che costruiscono, poiché molti finora non lhanno fatto.
Sul problema dellEurocompost e delle proteste della cittadinanza, per il senatore Diana, oltre a sostenere le battaglie dei cittadini, bisogna aprire un tavolo di confronto presso la Prefettura di Caserta per riesaminare le pratiche che riguardano le autorizzazioni rilasciate agli impianti di trattamento rifiuti. E qui lancia un appello al ministro degli Interni Roberto Maroni e al sottosegretario Mantovano: La provincia di Caserta ha un triste primato, costituito dal più alto numero di ditte autorizzate a trasportare e smaltire rifiuti speciali. Spesso, dietro queste aziende, si è nascosto il traffico di rifiuti tossici provenienti da tutte le parti dItalia. La politica e le istituzioni, quindi, guardino bene alla vicenda di Orta e facciano luce su tutte le ditte che trattano rifiuti speciali.