ORTA DI ATELLA. Ho provato un senso forte di sgomento e disorientamento appena dopo aver appreso la notizia della riapertura della Eurocompost così come disposto da un apposito decreto sottoscritto dal Presidente della quinta sezione del Tar Campania.
Lo afferma il consigliere regionale Angelo Brancaccio dopo la riapertura dellimpianto ritenuto la fonte della puzza che infesta Orta di Atella e dintorni.
Nonostante la forte delusione e la grande meraviglia, ho deciso subito di attivarmi affinché si ristabilisca la verità su questa triste vicenda che sta provando notevolmente la cittadinanza ortese e quella dei paesi circostanti. Mi sono dunque recato dapprima al Tar per chiedere una copia del decreto che dispone la riapertura ai soli fini del completamento del recupero dei materiali già presenti nello stabilimento; dopodichè mi sono recato allArpac per capire se ci fossero novità in merito ai rilievi effettuati. Successivamente ho raggiunto gli uffici dellAsl Ce 2 per chiedere la copia del verbale del 18.03.09 richiamato nel decreto suindicato. Dalla lettura di questultimo non è emerso affatto che le maleodoranze non provengano dello stabilimento contestato come al contrario si tenta di riferire nel decreto del Tar. Lufficio preposto dellAsl 2 infatti al momento del sopralluogo ha solo accertato che limpianto di lavorazione non era in funzione e non si avvertivano esalazioni nauseabonde. Il che non significa affatto far venire meno il nesso Puzza = Eurocompost, anzi semmai rafforza la tesi perché assenza di funzionamento dello stabilimento = mancata presenza dei miasmi ormai non più tollerabili.
Ritenendo, dunque, che il Decreto del Presidente della V sezione del Tar abbia origine da un falso e confutabile presupposto, Brancaccio ha deciso di denunciare il tutto alla Procura di Napoli per il tramite del Comando Carabinieri di Orta di Atella dove lunedì mi recherò di persona per consegnare lesposto. Nel contempo, ritengo che in questo momento bisogna serrare le fila e unire le forze affinché si vinca una volta per tutte questa importante battaglia di civiltà e di tutela dellambiente e della salute.
A tal proposito, Brancaccio, come consigliere regionale, invita tutte le forze politiche (al di là degli schieramenti di appartenenza) e sociali nonché il comitato Ortanuova a mobilitarsi con idonee iniziative in grado di contrastare e far revocare loriginale decreto di cui sopra. La soluzione è vicina – conclude Brancaccio – ma non bisogna abbassare la tensione e la guardia sino a che questa incredibile vicenda della Eurocompost non sia definitivamente conclusa.