AVERSA. Utilizzare le strutture della Maddalena per dare vita ad un polo scolastico. Quel campus che, regnante il sindaco Lello Ferrara, era stato ipotizzatoe poiaccantonato.
Ora torna nuovamente in discussione grazie allarchitetto Alberto Coppola, docente di urbanistica presso la facoltà di architettura Federico II di Napoli. Nel corso del convegno tenuto sul rapporto tra i manicomi e la città di Aversa, Coppola, dopo aver ricordato la storia della Maddalena e dellospedale psichiatrico giudiziario Filippo Saporito, ha formulato alcune proposte relative allutilizzazione delle due strutture. Coppola ha evidenziato che i siti devono diventare da luoghi negati luoghi vissuti, da luogo di esclusione a luogo di coinvolgimento. Dopo aver auspicato che il Saporito, con la viabilità e gli edifici in esso compresi, ritorni quanto prima nella disponibilità della città, Coppola, a margine del convegno, ha proposto di prevedere, nellambito di un programma complessivo di riuso della Maddalena, la possibilità che le nuove realizzazioni scolastiche da localizzare da parte dellamministrazione comunale (istituto Mattei, istituto alberghiero, liceo artistico) possano trovare ospitalità allinterno della struttura, senza nuove costruzioni, raggiungendo così il duplice scopo di fare rivivere il complesso (attualmente di proprietà dellAsl Ce2 e, di conseguenza, della Regione Campania) ed evitare altro consumo del poco suolo ormai rimasto nel territorio comunale. Lubicazione ad est della città dei nuovi istituti superiori, di competenza della Provincia, – ha concluso larchitetto aversano – realizzerebbe anche un riequilibrio dei pesi insediativi ormai tutti concentrati a sud ed ad est del territorio cittadino.