“Antichi culti, cappelle e chiese nel territorio di Orta”

di Redazione

 ORTA DI ATELLA. Sabato 13 giugno, al Circolo San Massimo di Orta di Atella, terzo appuntamento del ciclo d’incontri culturali nell’ambito delle celebrazioni dell’Anno Paolino, …

… collegate alla ricorrenza del Bimillenario della nascita di San Paolo, Apostolo delle genti e titolare/protettore della diocesi di Aversa. Dopo il successo della conferenza sulle origini apostoliche della curia vescovile atellano-aversana, una relazione caratterizzata da ricchezza di dati e notizie presentate dal professor Pasquale Saviano con dovizia di particolari e di puntuali riscontri con fonti storiche ed agiografiche, questo terzo incontro verterà sul racconto e la presentazione di tema suggestivo: “Antichi culti, cappelle e chiese nel territorio di Orta”.

Si prospetta un buon afflusso di presenze, tra invitati esterni e Soci del Circolo nonché tra i cittadini provenienti dai centri vicini, dalle Istituzioni ed Associazioni del territorio e dagli altri circoli del paese. Relatore sarà Andrea Russo, socio del Circolo san Massimo, studioso di storia locale e autore di scritti sui Beni culturali. Si completerà così – per quelli che hanno partecipato al secondo appuntamento – ed almeno in parte, il quadro di una conoscenza generale del territorio diocesano, relativamente alle antiche presenze cristiane, di natura storica e religiosa, derivanti da edifici come cappelle e chiese, presenti in ambito atellano ed ortese in particolare, passando per le vestigia pagane e/o paganeggianti, e per finire, poi, al culto dei santi (passati e presenti) venerati in Orta nonché a devozioni particolari (antiche e recenti) in luoghi, cappelle e chiese (anche scomparse) del territorio ortese, facenti capo all’ambito di due antichissime Parrocchie della diocesi aversana, quella di san Massimo, ad Orta di Atella , e quella di san Michele Arcangelo, a Casapuzzano.

Gli appuntamenti del Circolo san Massimo stanno avendo un sincero successo tra i soci e tra la popolazione che frequenta la parrocchia patronale, se si pensa che “normalmente” la sede sociale del sodalizio – che funge anche da Comitato Festa – vive tutt’altre circostanze e situazioni, scaturenti da finalità di tipo meramente ricreativo. Se consideriamo, infatti, che il sodalizio “onorevolmente ospita operai, impiegati e vecchi pensionati” – che danno il loro tempo ed impegno per maturare il traguardo dei Festeggiamenti in onore del santo Patrono – bisogna sottolineare pure che esso, negli ultimi tempi, ha manifestato, per contro, il desiderio e la volontà di godere, in più, di motivazioni e di occasioni “valide” dal punto di vista umano/sociale e specialmente culturale, in quanto proprio queste rappresentano una piattaforma di sicuro arricchimento spirituale.

Così, gli interessi nuovi suscitati e posti in essere da circostanze temporali positive (come l’anno paolino, in questo caso) e sollecitati dalla ferma volontà del Parroco, possono maggiormente sortire benefici effetti socio/culturali per tutti.

L’obiettivo richiesto, allora, resta quello di dover fare cose anche diverse ed impegnate, per se stessi e per la Comunità, e tutto nell’ottica di una significativa spinta ed un coinvolgimento concreto, soprattutto nei confronti della gente e delle associazioni locali ortesi (invero tante!).

In questo modo si può veramente contribuire per assicurare una rinnovata dimensione all’associazionismo ed essere il volano per un miglioramento sociale di gruppi, circoli ed associazioni che – responsabilmente e cristianamente – vogliano e sappiano aiutare i singoli individui a crescere ed a vivere “un impegno sociale”, vale a dire la personale presenza in una Comunità, una presenza caratterizzata da maggiori sensibilità, che siano tese a sentimenti di utilità e vantaggio culturale/spirituale per se e per gli altri.

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