ORTA DI ATELLA. Nellambito degli Accordi di Reciprocità, la commissione straordinaria chiede di finanziare il piano Il Cuore Verde di Orta di Atella.
Uniniziativa destinata ad Orta e agli altri comuni dellUnione Atella, quali Succivo, SantArpino, Cesa, Gricignano e Frattaminore.
Come si evince nella missiva inviata al sindaco di Casapesenna, comune capofila, e ai presidi delle facoltà di Ingegneria ed Economica aziendale della Sun, il progetto prevede due opere. La prima è un Polo Culturale, posto sullarea compresa tra via Parroco Mozzillo, via Atella e via Verdi, con la realizzazione di strutture scolastiche e teatrali finalizzate alla promozione e valorizzazione del Genius Loci di Atella e del complesso monumentale San Donato, destinato a struttura complementare del parco Archeologico di Atella in corso di realizzazione.
Laltra è un Polo Produttivo, con la realizzazione, nei presso dello svincolo della Nola-Villa Literno, destinata dal Prg vigente a servizi territoriali F3, di strutture capaci di collegarsi ed interagire con gli impianti industriali-commerciali e turistici del Distretto industriale Grumo Nevano-Aversa e di integrarsi con il Parco Agricolo dei Regi Lagni (promosso dai confinanti comuni di Caivano ed Acerra) attraverso lindividuazione di specifici servizi per la promozione dellagricoltura biologica e dei prodotti tipici.
Inoltre, i commissari chiedono di inserire, nellambito della predisposizione del progetto portante del ciclo integrato delle acque, la realizzazione e lampliamento di nuovi collettori fognari al servizio dei numerosi insediamenti edilizi sorti a ridosso degli svincoli di Caivano e Succivo, della Nola-Villa Literno ed attualmente privi di rete fognaria e di servizi, eliminando, in tal modo, la strozzatura della rete che, originariamente, doveva servire solo agli insediamenti industriali.
Tale intervento spiegano i commissari della Prefettura andrebbe opportunamente ad integrarsi con quelli dei Comuni confinanti di Succivo e di SantArpino, con problemi analoghi ma di minore impatto, creando così ununica rete di smaltimento, che vada a collegarsi con quella da realizzarsi prospiciente ai canali dei Regi Lagni, in corso di risanamento.