ORTA DI ATELLA. La mia candidatura nella lista del Pdl, della quale ho condiviso programma e intenti, è motivata dalla volontà di mettermi a disposizione della mia Città che amo incondizionatamente.
Lo afferma Immacolata Migliaccio, candidata della lista Pdl guidata da Domenico Damiano. Ho avvertito come obbligo morale lesigenza di scendere in campo proprio in un momento altamente critico nel quale è oltremodo facile stare rintanati nei propri gusci e nei propri personalismi. E sotto gli occhi di tutti infatti che la sfiducia nelle istituzioni, ritenute incapaci di soddisfare bisogni e richieste della collettività, allontana tutti e, in particolare, i giovani dalla politica sana e dalla partecipazione alla gestione della cosa comune. Ritengo invece che debba rappresentare un imperativo categorico non disinteressarsi del luogo dove si vive. Tutto ciò è sicuramente impegnativo e arduo, ma non impossibile: insieme possiamo riportare Orta a godere di quella buona qualità della vita che, purtroppo, oggi sembra appartenere al passato. Per attuare la politica del fare, è importante la collaborazione e il coinvolgimento della popolazione Ortese, alla quale è chiesto di rimboccarsi le maniche perché, mettendo al centro di ogni nostro progetto e iniziativa linteresse della Città, si possa crescere e rifiorire. In questa fase noi giovani dobbiamo riavvicinarci alla parte pulita della politica. Noi giovani dobbiamo diventare protagonisti, assieme agli altri concittadini, nel tracciare le linee strategiche per affrontare la grave situazione e i disagi che soffriamo quotidianamente e per fare di Orta una città competitiva e attrattiva. Abbiamo il diritto di costruire il futuro con le nostre mani. Questo il primo passo per tentare di uscire dallattuale depresso panorama politico e culturale ortese. A fronte del rigoroso rispetto dei doveri e delle regole, mi impegno, nel mio piccolo, a sostenere quelli che ritengo diritti fondamentali ed inalienabili: Il dirittodi esprimersi liberamente senza timore di ritorsioni. Il diritto a una occupazione, il diritto di vivere sicuri in una città gradevole, liberi di muoversi e agire, il diritto di stare nelle graduatorie sociali con dignità senza essere spersonalizzati, il diritto di fare impresa, il diritto di far rifiorire il centro e di riqualificare le periferie. Queste priorità, rappresentano i miei punti guida sui quali costruire Orta del Futuro, una città che dovrà tornare ad essere motivo di orgoglio per chi ci vive e nella quale il merito dovrà trovare riconoscimento indipendentemente dalle appartenenze.