ORTA DI ATELLA. La gente sembra trattenere il respiro mentre le dita di Enzo Cammisa corrono veloci lungo le corde della sua chitarra.
La platea dellAcqua Dream, dove si è esibito accompagnando con le sue note una sfilata di moda, è tutta per questo profeta in patria, a cui tributa un interminabile applauso al termine dellesibizione. Un debutto intenso nella sua Orta con un repertorio del concerto incentrato tutto su quattro artisti: Steve Ray Vaughan, Pink Floyd, Jimmy Hendrix e Led Zeppelin. Melodie forti, intense ma rese dolci, profumate e arricchite dallo stile del tutto personale con cui Enzo Cammisa si è presentato alla sua Orta, alla sua gente. Lemozione gli è corsa veloce lungo la schiena. Il pubblico glielo ha testimoniato intensamente.
Oggi è senza dubbio la punta di diamante dei chitarristi made in Orta di Atella. E già prepara il ritorno con un nuovo concerto che potrebbe vederlo protagonista già prima dellestate. La sua parabola artistica è di quelle significative, arrivando ad essere unicona nei locali storici della provincia casertana. Posti come lOddly Sheed e il Coco Pazzo, ad esempio, da vari lustri ne assaporano la bravura. Ma anche Napoli lo ha visto protagonista con diversi concerti. Fotografo di professione, Enzo fa della chitarra qualcosa in più di una passione. Una fedele compagna di viaggio, come la definisce. La dolcezza e leleganza dei suoi suoni ne sono una degna testimonianza. Dagli inizi degli anni novanta ad oggi il cammino è stato lungo, ma Enzo non vuole fermarsi e un sogno nel cassetto ce lha: incidere un disco tutto suo.