Gli alunni della ‘Stanzione’ visitano la cooperativa “Libera Terra”

di Redazione

 ORTA DI ATELLA. Gli alunni delle classi 2^D, 2^E e2^G della scuola media “M. Stanzione” sabato 15 maggio, nell’ambito delle molteplici iniziative di legalità a cui la dirigente Arcangela Del Prete ha inteso far partecipare l’istituto da lei diretto, …

…hanno potuto vivere un’esperienza intensa di voglia di riscatto della nostra terra martoriata dalla violenza e dalla ingiustizia. In compagnia delle docenti Maria Rosa Anna De Filippo, Angela Di Carluccio, Valeria Lombardi e Marta di Lillo sono andati in visita a un ex maneggio illegale in località Castelvolturno confiscato alla camorra e assegnato in gestione alla cooperativa “Le terre di Don Peppe Diana-Libera Terra Campania che trasformerà questo luogo in una azienda casearia per la produzione della mozzarella “giusta” nel significato ambivalente di “buona” e “simbolo di una terra di giustizia” a cui lavoreranno giovani.

Questa visita si pone come epilogo di un progetto didattico svolto a scuola durante il quale le classi citate hanno assistito a tre incontri-lezione tenuti dal rappresentate dell’associazione “Libera” Francesco Diana sull’opera di confisca e riutilizzo sociale dei beni confiscati alla delinquenza organizzata. Gli alunni hanno assistito con interesse alla proiezione del video: “Terra madre people” “Uso e disuso dei beni confiscati” che presentava, tra l’altro, la trasformazione di discariche abusive di rifiuti tossici provenienti anche dal nord, in laghetti artificiali. Un’attività davvero singolare quanto meritoria che caratterizza questo sito è l’allevamento di asine il cui latte viene utilizzato per nutrire i bambini delle case-famiglia. Presente anche lo scrittore Giovanni Solino autore del libro “I ragazzi della Terra di Nessuno”.

Nonostante il cattivo tempo, è stata per i ragazzi una giornata memorabile e preziosa sul piano formativo. Essi hanno potuto constatare, infatti, che, fra tante brutture che infangano le nostre zone, esistono energie e volontà benefiche che trovano la loro massima espressione in eroi come don Peppe Diana capaci di contrastare e vincere la criminalità diffusa che tante volte sembra un mostro imbattibile che si ciba della perdita di speranza.

La dirigente Del Prete intende proseguire in questo percorso di legalità perché convinta che alimentare nei giovani la speranza di vivere in un mondo migliore è l’unico mezzo che potrà portare in futuro alla sua effettiva realizzazione.

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