ORTA DI ATELLA. Ed alla fine siamo tornati alla tanto decantata continuità di brancacciana memoria, come se niente di tragico per il nostro paese fosse successo in questi anni.
E il giudizio della coalizione Orta Libera Orta guidata dallavvocato Giovanni Migliaccio. Siamo tornati in pochi mesi allaffermazione di una visione della cosa pubblica che esula da tutti i canoni della buona e sana gestione amministrativa. aggiunge il gruppo di Migliaccio Tralasciando il resto, di cui pur ci occuperemo, in particolare le ultime nomine e gli ultimi incarichi amministrativi elargiti sono lapoteosi della cultura dellappartenenza. Si danno incarichi a propri protetti e fedelissimi e si pagano cambiali elettorali alla faccia di austerità e sacrifici pur proclamati per cercare di frenare quelle voragini economiche da loro stessi provocate al di là di facili giustificazioni e mistificazioni. Si governa con lintento primario di sistemare le proprie faccende. Stiamo tornando a quel populismo sfrenato in cui le istituzioni ed i partiti diventano meccanismi di cui servirsi alloccorrenza ed a proprio uso e consumo.
Insomma, per Migliaccio e co. niente di nuovo: Il nostro paese dicono sta tornando ad essere succube di un sistema (sempre lo stesso) di potere che ancora non è soddisfatto dei guasti che ha già prodotto. I partiti politici che oggi si trovano a ricoprire quel compito fondamentale per la democrazia che è il ruolo dellopposizione si convincano che, al di là dei semplicistici e comodi enunciati di collaborazionismo, devono prendere atto che lunico rimedio per poter veramente cambiare le cose è la denuncia continua coraggiosa e senza tentennamenti nel ricordo indelebile che in un passato non troppo lontano certi fenomeni di assolutismo hanno potuto prendere piede e svilupparsi solo perché nessuno, e ripetiamo nessuno ha voluto o potuto opporsi. E si è visto il prezzo che si è e si sta ancora pagando. Daltra parte, nonostante appelli e aperture di tutte le forze politiche, nessun segnale di presa di coscienza, nessuna assunzione di responsabilità nessuna volontà di rimediare è stata prodotta da chi oggi è tornato a reggere il governo del paese (anzi) e questo fa si che chi oggi propone di portare in consiglio una politica propositiva e costruttiva in realtà non fa che sottrarsi al ruolo fondamentale affidatogli dal popolo e necessario per evitare gli errori del passato.
Per Orta Libera Orta bisogna che il centrosinistra ortese unito si riappropri con coraggio del proprio ruolo di guardiano coraggioso della legalità e del buon governo. Bisogna essere pronti a costruire e ricostruire con idee e proposte che vanno nellinteresse generale. Bisogna convincersi che purtroppo solo con una netta contrapposizione agli abusi si può sperare di battere un consolidato sodalizio affaristico che con partecipazioni anche trasversali si va ricostituendo o già si è ricostituito. Chi oggi antepone i se o i ni ad una ferma linea di contrasto a malefatte amministrative e politiche, a disegni e modi di governo ormai evidenti, si rende altrettanto responsabile di chi quei disegni li vuole attuare ai danni del popolo di Orta. Concordiamo con quei partiti politici che responsabilmente ed in nome di una vera unità del centrosinistra ortese hanno saputo superare schemi ormai già fuori della realtà politica attuale e superare recinti in cui qualcuno li voleva rinchiudere con falsi e strumentali richiami allunità del centrosinistra chiedendo di snaturare il proprio ruolo di forze politiche sane e vigili.
Noi concludono siamo disponibili a unire le nostre forze alle forze sane del centrosinistra per raggiungere quegli obiettivi di libertà democrazia e legalità di cui da sempre siamo stati portatori per storia e cultura e lotte. Il banco di prova sarà la prossima approvazione del bilancio.