ORTA DI ATELLA. Conosciamo bene il sindaco Brancaccio, quando l’opposizione non si allinea e pone le necessarie riflessioni, allo stesso sgradite, parte la sfuriata.
Così il Pdl ortese dopo le critiche ricevute dalla maggioranza consiliare. Ci siamo sentiti dire: non capite, sprovveduti, incapaci, ignoranti e così via. E ancora: che non riusciamo a digerire la sconfitta elettorale di un anno fa, non proponiamo, non partecipiamo, subiamo perdite di persone.
Ma noi continuano i berlusconiani non ci offendiamo, anzi sappiamo di aver centrato il problema. Infatti, da quando, fortunatamente per noi, si è evirato qualche personaggio, stiamo crescendo in maniera inaspettata.Pertanto, si invitano le persone che fanno parte del laboratorio di qualche pasticceria mista (il riferimento è al Laboratorio politico composto dalle forze politiche che sostengono la maggioranza, compresi alcuni ex Pdl, ndr) ad essere sinceri almeno con se stessi e non rinnegare, a seconda con chi si discute, di far parte o meno di un soggetto politico.
Poi il Popolo della Libertà si rivolge a Brancaccio: Egregio sindaco, il Consiglio comunale convocato in orari serali costa più dello stipendio del presidente. I cittadini ortesi, visto i soldi che pagano, hanno il diritto di sapere come vengono usati. A distanza di un anno nulla è cambiato. Maggioranza assente. Il comune di Orta di Atella, con lamministrazione Brancaccio, sta vivendo il suo peggior momento politico ed amministrativo, nessuna amministrazione ha fatto peggio. Il sindaco vuole mantenere lamministrazione in una perenne crisi politica ed amministrativa per poter galleggiare e gestire tutto personalmente. Latteggiamento del sindaco porta a non amministrare il nostro comune ma solo ad una mera gestione del potere che sta facendo sprofondare il paese in una grave crisi economica e sociale. Basta guardare quello che sta avvenendo in merito ai fatti più importanti e a cui lamministrazione e il sindaco Brancaccio dovevano dare una risposta. Edifici senza agibilità, senza energia elettrica ad uso residenziale, fogne, illuminazione, il piano traffico è un sogno, delledilizia scolastica non vi è più traccia, zone periferiche continuano a vivere in un abbandono profondo, patrimonio comunale che non viene valorizzato, siamo nel caos totale.
Oggi, incalza il Pdl da quello che si sente dire in giro, questa amministrazione sa solo manifestare unarroganza senza limiti. Alcuni amministratori credono di essere i padroni del paese. Ma per i cittadini questa amministrazione rappresenta il passato, la nostra capacità sarà quella di proporre un programma serio, portato avanti con umiltà. Brancaccio e compagni dovrebbero forse capire che è il tempo di togliere il disturbo e non continuare ad arrecare danni al paese con questo modo di amministrare. Con Brancaccio il comune di Orta si è mostrato non utile per lo sviluppo economico, lontano e sordo alle istanze dei cittadini. Brancaccio e la sua corte dei miracoli non rappresentano più nessuno. Si spera nella riflessione di quei consiglieri che ritengono di interpretare unaltra cultura amministrativa rispetto a quella di Brancaccio, che incarna il modello delluomo solo al comando.
E il momento continua il Pdl di fare un nostro bilancio chiaro e definitivo. Era legittimo aspettarsi da questa amministrazione una maggiore capacità di ascolto, di aperture alla partecipazione cittadina. Le aspettative dei cittadini sono andate deluse perché ancora una volta hanno toccato con mano linsensibilità e il circoscritto potere di unamministrazione che non lascia spazi a contaminazioni democratiche e incapace scelte condivise. Chi osa far presente certe incoerenze viene visto immediatamente come un nemico, qualcuno da isolare. Povertà culturale, intellettuale, politica. Si continua a perseguire la politica dell’apparire e non dell’essere. Questo modo di governare una città non solo non pagherà più in termini elettorali, ma determina disuguaglianze economiche, ingiustizie sociali, dissesto del territorio, peggioramento della qualità della vita; tutto quello che una città come Orta di Atella non merita. Si sa, il lupo perde il pelo ma, difficilmente, il vizio. Questa volta sarà più difficile mettere in campo la strategia per convincere molti cittadini delusi da promesse ed argomentazioni che fino ad oggi sono rimaste solo nel libro dei sogni. Siamo convinti che questa volta i cittadini non faranno lo stesso errore e non cadranno nel tranello, non cederanno al canto delle sirene. Tutto questo denota l’incapacità dellamministrazione di voler affrontare i problemi reali che precludono la crescita dello sviluppo a la programmazione del futuro di Orta di Atella.
Noi del Popolo della Libertà concludono i berlusconiani non condividiamo il modo in cui il sindaco sta amministrando la nostra città, anche in funzione di scelte, a nostro avviso sbagliate, che penalizzano e mortificano molti nostri concittadini. Siamo convinti che, oramai, sia arrivata al capolinea. Ci aspettiamo che il sindaco, la cui maggioranza è ormai al lumicino, abbia un sussulto di moralità e responsabilmente riconosca il proprio fallimento. Si torni alle urne per consentire ai cittadini di scegliere un’amministrazione di alto profilo politico, unica in grado di garantire lo sviluppo di programmi tesi ad assicurare un futuro migliore al nostro territorio.