ORTA DI ATELLA. In questi ultimi tre anni ho seguito sempre i lavori consiliari, come consigliere e semplice cittadino, e ne ho tratto un convincimento: non riconosco questo modo di governare Orta di Atella.
Il sindaco nellultimo consiglio comunale come ringraziamento delloperato della sua maggioranza, li scarica azzerando ogni incarico, definendoli non allaltezza del compito assegnato (modo indiretto di ammettere il proprio fallimento) e allora una persona con po di amor proprio avrebbe detto: mi mandi via perché incapace, mi dimetto per dignità personale, ma in questa maggioranza ciò non accade, perciò caro concittadino non illuderti, loro al contrario dopo le bacchettate del sindaco, con faccia tosta e senza orgoglio si avviano sempre verso la stessa querelle: chi sarà il presidente del Consiglio? Quale incarico posso ricoprire , che condizioni posso pretendere, che incarico posso strappare? Il ritiro delle deleghe è un segnale preoccupante che ha il significato della sfiducia.
Anche se il sindaco ha inteso minimizzare rappresentandole come un esigenza di un eventuale rimpasto o riorganizzazione per rilanciare la macchina amministrativa. Naturalmente ciò non convince nessuno perché vuole nascondere il fallimento dellazione politico-amministrativa della maggioranza che governa la nostra amata Orta di Atella.
A che serve azzerare se la musica è la stessa, forse è una trovata per sfiduciare qualcuno ritenuto incapace o scomodo. La cosa certa è che oggi da imbarcare, con un inciucio, fra gli attuali consigliere di minoranza, per il salto della quaglia, non cè ne sono. Sono abili tiratori di quaglia e fare la selvaggina non ci pensano proprio. Sebbene grazie alla fiducia di tanta gente, ottenendo anche la nomina di capogruppo consiliare di Futuro e Libertà, sono allopposizione, non solo per mandato elettorale ma per una precisa volontà politica. Non mi interessa pormi egoisticamente come forza aggiuntiva su un asse di governo con l’attuale amministrazione.
Mi interessa, piuttosto, avviare un confronto con le altre forze politiche di opposizione sulle priorità del territorio per verificare, se dai rispettivi ruoli oggi di opposizione, è possibile, su questioni cruciali, trovare risposte utili per Orta di Atella. Come capogruppo di Futuro e Libertà dico che i nostri elettori devono avere chiaro ciò che stiamo facendo oggi, ma anche ciò che faremo domani.
Le armate brancaleone allinsegna del trasversalismo e del trasformismo non mi interessano. Il passato, anche recente, ci insegna che è necessario mettere insieme una compagine politica in grado di affrontare la sfida del governo e non semplicemente la sfida elettorale.
Abbiamo il dovere di trasmettere saldezza, sicurezza, convinzione e coerenza. Per questo motivo dobbiamo certamente lavorare su noi stessi e sulle nostre risorse come partito: ogni persona che crede che Orta di Atella puo rinascere, deve con serietà e responsabilità mettere il suo impegno al servizio della causa comune.
Guido Ermanno Vincenzo, capogruppo consiliare di Fli