Orta di Atella. Il momento delle sentenze si avvicina e lo spiacevole episodio dei giorni scorsi è lemblema di un fallimento totale di unamministrazione comunale che vorrebbe intimorire un consigliere di opposizione, che ha tutto il diritto di esercitare lattività di controllo sugli atti comunali.
Purtroppo, per loro, lingegnere Di Micco è uno che sa scoprire le pentole. Fiuta subito la magagna e, quando colpisce, fa male. Per questo è uno che innervosisce gli altri, ma che non perde mai la calma.
Ed è così che, per sviare lattenzione su dei gravi fatti riguardanti delle presunte irregolarità che il consigliere comunale del gruppo del Partito Democratico aveva rilevato in una pratica edilizia, consegnatagli in visione dal funzionario dellufficio, qualcuno si è inventato, di sana pianta, una denuncia. In certe occasioni, si sa, è meglio buttarla in caciara. Cera, non cera. Si trova, non si trova.
Per questo, diciamo che non hanno fatto bene a fare la denuncia. Hanno fatto benissimo. Sapete perché? Perché, se quella concessione edilizia rilasciata dallufficio risulterà irregolare (e questo sarà accertato con o senza grafici), il magistrato si chiederà chi aveva interesse a occultare qualche documento.
Il funzionario dell’ufficio o uno che in quella pratica non c’entra niente? La denuncia sarebbe stata sollecitata, a quanto pare, da Claudio Valentino. Quello del Puc del Comune di Villa Literno, sciolto (2009) per infiltrazioni camorristiche. Quello del Puc del Comune di SantAntimo, pure, sciolto (1991) per infiltrazioni camorristiche. Quello del Puc di Orta di Atella. Sempre sciolta (giugno 2008) per infiltrazioni camorristiche! Siamo dei guastafeste.
Abbiamo la colpa di avere dimostrato che il Puc, di cui egli si attribuisce la paternità, non risponde alle esigenze della cittadinanza, ma ad altre. Poi vedrete quali. Il tempo è galantuomo.
Il circolo Pd di Orta di Atella – Il gruppo consiliare Pd