Pellegrino: “Il paese sarà in ginocchio nel giro di pochi mesi”

di Redazione

Gino PellegrinoPARETE. “Gli attuali amministratori sono molto spaesati e stanno approvando atti che metteranno il paese in ginocchio in pochi mesi”.

Lo afferma il consigliere comunale di “Parete Responsabile” Gino Pellegrino. “Già si avvertiva nell’aria – continua l’ex assessore – con la posizione presa su alcuni temi centrali per il paese come il piano per gli insediamenti produttivi, ma ci sono stati altri segnali che hanno fatto capire da subito il reale intento degli attuali amministratori con la delibera di giunta che prevede il raddoppio delle indennità per sindaco, assessori e presidente del consiglio. Mentre noi avevamo rinunciato al 70% delle indennità lasciando l’intera somma nelle casse comunali, l’attuale amministrazione ha rinunciato solo al 37%, non arrivando nemmeno al 50% che avevano promesso, che rappresenta, di fatto, quasi il doppio delle nostre indennità.

Purtroppo, a nulla è servito il nostro appello di continuare a tenere le indennità al minimo, soprattutto in considerazione della crisi economica, delle difficoltà che stanno avendo le famiglie nel pagare le imposte comunali e dei tagli dei trasferimenti che stiamo avendo dal governo centrale. Hanno confuso la carica amministrativa con il ‘posto di lavoro’.

L’epilogo c’è stato con l’approvazione in consiglio di una delibera che prevede l’aumento ingiustificato del 39% della Tarsu. Dai nostri dati l’aumento non doveva superare il 15%. Dopo tale scelta e la chiusura totale sulle nostre proposte in modo alquanto dilettantistico hanno cercato di ribaltare sulla passata amministrazione la responsabilità affermando che la colpa è del non raggiungimento del 35% della raccolta differenziata.

Non si sono letti nemmeno il piano industriale. Non sanno che la raccolta differenziata costa molto di più dell’indifferenziata in quanto lo smaltimento dell’umido e degli altri materiali, ad oggi, costa il 50%-60% dello smaltimento indifferenziato. Capisco che gli attuali amministratori sono ragazzi e devono imparare, ma non lo possono fare sulle spalle dei cittadini che già vivono tante difficoltà. Questi provvedimenti metteranno il paese in ginocchio in pochi mesi e per questo motivo e nell’esclusivo interesse dei cittadini di Parete annunciamo che ricorreremo al Tar per l’annullamento della delibera”.

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