La ‘Casa dell’impegno Civile’ nella villa confiscata a Bidognetti

PARETE. Quest’anno il Festival dell’Impegno Civile fa tappa anche a Parete, venerdì 5 luglio. Il Festival, promosso dal Comitato Don Peppe Diana e dal Coordinamento Provinciale di Libera Caserta, è organizzato con tante realtà positive del territorio sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica.

Coinvolge 32 beni confiscati e 23 Comuni. La tappa di Parete prevede, oltre alla biciclettata della legalità, l’inaugurazione di una mostra permanente sulle vittime innocenti di camorra nella ‘Casa dell’impegno Civile’, la villetta confiscata a Bidognetti nel parco Aurora. La mostra è stata preparata dai giovani di Parete e ripercorre le biografie di Antonio Ciardulli, Domenico Noviello, Attilio Romanò, e soprattutto Gennaro Falco del quale ricorre quest’anno il ventennale della morte avvenuta su mandato del clan Bidognetti.

“Molto importante è stato il tempo di preparazione di questo evento – afferma l’assessore alla legalità Marilena D’Angiolella – perché i giovani di Parete hanno potuto conoscere le persone del nostro territorio che hanno dato la vita a causa della criminalità organizzata e comprendere come la camorra può essere sconfitta con l’impegno, il coraggio e la passione”.

“Un ringraziamento va a tutti quelli che hanno reso possibile questo appuntamento – dice il sindaco Raffaele Vitale – al Coordinamento provinciale di Libera, ai giovani che hanno preparato la mostra, ai familiari delle vittime innocenti di camorra che generosamente si sono coinvolti”.

Da sottolineare soprattutto l’impegno degli iscritti all’Unione Casertana Antiracket che a loro spese hanno ristrutturato il bene confiscato, battezzato con il nome ‘Casa dell’Impegno Civile’: oltre a diventare la sede dell’Uca, la villetta sarà a disposizione di tutte le associazioni e le attività finalizzate alla crescita positiva della comunità paretana.