AVERSA.Sono andati i carabinieri all’ospedale «Moscati » di Aversa, ieri mattina, nell’unità operativa complessa di Chirurgia.
«Dovevo operare una signora alla colecisti spiega il direttore del reparto Massimo Sergi ma non ho potuto farlo perché i miei interventi si sono accavallati a quelli di un’altra struttura».
I carabinieri hanno ascoltato sia la signora, prendendone le generalità, che il dottor Sergi, che aggiunge: «Per evitare che cose del genere si verifichino ancora, oggi (ieri, ndr) ho invitato e diffidato il direttore dell’unità operativa di Anestesia dal consentire l’esecuzione di interventi chirurgici, di competenza dell’unità di Chirurgia da me diretta, a strutture terze, ancorché autorizzate per altre competenze dal direttore generale». Secondo Sergi si creerebbero situazioni di disagio per gli interventi dell’unità operativa di Alta specialità chirurgica, diretta dal dottor Gennaro Ferrara, che impegnerebbero la sala operatoria esistente.
Ha così invitato (nella diffida) anche i direttori generale, amministrativo e sanitario dell’Asl Ce2, e quello sanitario del presidio ospedaliero ad «adottare e far adottare ogni atto opportuno e necessario al fine di addivenire a scelte organizzative dell’area chirurgica del Moscati idonee a garantire l’espletamento del relativo servizio, nel rispetto delle diverse competenze ». «La nuova unità toraco – addominale – vascolare lamenta Sergi ha comportato al mio reparto anche una diminuzione dei posti letto – da 22 a 14 – e di infermieri. Inoltre non sempre effettua interventi di alta specialità ». Questi i reclami di Sergi. Il direttore di tale unità, il dottor Gennaro Ferrara, interpellato sull’argomento, risponde ricordando un intervento effettuato proprio ieri. Intervento – di alta specialità – che, tra l’altro, è stato effettuato per la prima volta nell’ospedale aversano: la splenectomia per via laparoscopica. Ferrara replica alle istanze di Sergi invitando ad effettuare verifiche e a controllare i dati: «Vanno verificati sia il numero che la qualità degli interventi effettuati. Anche vedendo quanti ne ho fatti in quattro anni e quanti prima di allora». Poi si esprime sulla questione del «sovrapporsi » degli interventi chirurgici: «La programmazione, le sedute operatorie, sono stabilite a inizio settimana dalla Direzione sanitaria con la direzione di Anestesia in base alle liste di attesa. È stato stabilito che martedì e giovedì dovevamo operare noi, lunedì il dottor Sergi. La seduta di oggi (ieri, ndr) era dunque affidata a me, si sapeva già dalla settimana scorsa».
da Il Corriere del Mezzogiorno (di Marilena Mincione)