SANTA MARIA C.V. Qualche mese fa, durante una delle ultime udienze del processo Spartacus, venne letta una lunga lettera dei boss Casalesi che accusavano con evidente intento intimidatorio lo scrittore Roberto Saviano, la giornalista Rosaria Capacchione e il magistrato Raffaele Cantone …
… di avere esercitato una pressione negativa sulla corte. In realtà, Raffaele Cantone, che ha condotto molte fra le più importanti indagini sulla camorra casertana, non è più alla Direzione distrettuale antimafia di Napoli dal 16 ottobre 2007. E’ proprio dal suo ultimo giorno in procura che prende avvio “Solo per giustizia” (Mondadori), il libro che, venerdì 16 gennaio (ore 19,00), offrirà gli spunti per un dibattito con Cantone, nell’incontro che apre la stagione 2009 del ciclo “Scrittori in carta e ossa. Una sera con…” nella Libreria Spartaco-Interno4 di via Martucci a Santa Maria Capua Vetere. Presenta il giornalista Giovanni Lamanna.
Il libro
Ripercorrendo la sua esperienza, nelle pagine di “Solo per giustizia” Cantone mostra in che modo un bravo studente di giurisprudenza, che voleva fare l’avvocato, sia poi finito per diventare il nemico numero uno dei boss di Mondragone e Casal di Principe, più di una volta minacciato di morte e da anni costretto a vivere sotto scorta assieme ai suoi familiari. Ma l’amaro realismo di queste pagine finisce per evidenziare come l’universo camorrista abbia confini ben più estesi e radici ben più profonde dei vertici di qualche clan. Libro profondamente personale e proprio per questo di alto valore civile, “Solo per giustizia” aiuta a capire lo sconcertante potere delle mafie, ma anche ad apprezzare meglio l’impegno, il senso del dovere e i grandi sacrifici di molti uomini.
L’autore
Raffaele Cantone, nato a Napoli nel 1963, è stato sostituto procuratore a Napoli, dove nel 1999 è approdato alla Direzione distrettuale antimafia, e attualmente è magistrato presso il Massimario della Cassazione. Nelle ultime tre legislature è stato consulente della Commissione parlamentare antimafia.