Gli aversani “snobbano” i bus navetta

di Nicola Rosselli

 AVERSA. In alcune ore del giorno sono utilizzati praticamente come una sorta di “giostra”. Qualche ragazzino si fa il classico “giro” per puro divertimento.

Ad oltre un anno dal loro varo, i due bus navetta dell’Actp che, partendo dalla stazione ferroviaria, collegano i punti nevralgici della città (università, ospedale, poliambulatorio, ufficio postale, palazzetto dello sport), sono praticamente deserti se si eccettuano alcuni momenti cruciali, quando vengono presi letteralmente d’assalto dai pendolari, in particolare studenti universitari che raggiungono le due facoltà cittadine di ingegneria ed architettura. Ma si tratta di eccezioni: gli aversani non riescono a staccarsi dalle loro auto, a dispetto del traffico. Per il resto della giornata si assiste al desolante spettacolo di autobus completamente vuoti. E che non si tratti di una sensazione viene confermato dai dati in possesso dalla stessa Actp e dal comune di Aversa che sperano su due eventi del prossimo futuro: l’arrivo della metropolitana in città e l’avvio del piano trasporti provinciale che intensificherà le corse. Intanto, qualcosa potrebbe essere già fatto: segnalare le fermate in maniera più evidente.

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