AVERSA. In vista dellappuntamento 27 e 28 marzo prossimo alla Fiera di Roma, quando An e Fi confluiranno nel Pdl, anche ad Aversa i due schieramenti affilano le armi per dividersi i posti (dimezzati), in particolare capogruppo e coordinatore cittadino, che saranno disponibili.
A dover entrare nel partito unico ad Aversa saranno ben cinque partiti: Forza Italia con nove consiglieri comunali (agli otto originari si è aggiunto lex consigliere di Città della Libertà Alfonso Oliva); Alleanza Nazionale (che, oltre ai tre consiglieri originari conta tra le proprie fila lex Udc Mario Abate e lex Progetto Democratico per Aversa di Stabile Rosario Capasso); il Gruppo della Libertà (con tre consiglieri, oltre a Nicla Virgilio, anche qui due ex stabiliani: Giovanni Tirozzi e Stefano Di Grazia); Diritti e Libertà che fino a ieri poteva contare su Adolfo Giglio (attualmente indipendente, dopo aver cambiato una miriade di casacche, un vero e proprio recordman del settore); lindipendente Giovanni Marino, ex Gruppo della Libertà.
Insomma, un vero e proprio guazzabuglio cromatico-politico, dove i cambi di casacca osservati dal di fuori danno lidea delle comiche mute dei tempi passati. In palio cè il controllo della maggioranza e, quindi, delle sorti di Aversa per almeno il prossimo decennio, vista lincapacità del centrosinistra locale nel trovare un leader, considerato anche che quelli dellimmediato passato, come il magistrato Nicola Graziano, hanno effettuato il salto della quaglia, salendo sul carro del vincitore.
Da qui lattivismo anche in Forza Italia per il rinvigorimento delle posizioni. Le due anime, i sagliocchiani e i seguaci della triade Giuliano-Golia-Ciaramella, si sono date ad un vero e proprio mercato dei consiglieri. Uno sport che aveva iniziato il sindaco Ciaramella, non appena insediato, nel 2007, tanto che si giunse alla crisi dopo appena tre mesi dalla composizione della giunta.
A seguire lesempio del primo cittadino il suo compagno (solo) di partito Giuseppe Sagliocco, consigliere regionale, che avrebbe reclutato almeno otto consiglieri (di fatto la maggioranza relativa nel nascente Pdl), tra cui: il capogruppo azzurro Nicola Verde, Francesca Marrandino, Nicola Andreozzi, Giovanni Marino, Gianmario Mariniello e Giovanni Tirozzi.
Lesito finale dello scontro si conoscerà solo dopo il 27 e 28 marzo prossimo.