SANTA MARIA CV. 16 consiglieri comunali su 30, tra maggioranza e opposizione, hanno rassegnato le dimissioni in massa che saranno notificate nella mattinata di giovedì 30 dicembre al Comune.
Lamministrazione guidata dal sindaco Giancarlo Giudicianni, dunque, decade prematuramente, con il ritorno al voto nella prossima primavera. Lannuncio è stato dato in occasione della seduta consiliare tenutasi nella serata del 29 dicembre, che è stata sospesa dal segretario.
Le firme, autenticate da un notaio, sono quelle dei consiglieri Roberto Adelini, Emilia Borgia, Maria Luisa Chirico, Luigi Cioffi, Arturo DAddio, Bruno Graziano, Maria Limardi, Dario Mattucci, Enrico Monaco, Edgardo Olimpo, Umberto Pappadia, Gaetano Rauso, Giuseppe Rinaldi, Antonio Russo, Antonio Scirocco e Carlo Troianiello.
PD: “CONSEGUENZA DEL TRASFORMISMO”. La sfiducia a Giudicianni è la più logica e prevedibile conseguenza di una politica basata solo sul trasformismo: la pensa così il Partito Democratico di Caserta che interviene sui fatti di Santa Maria Capua Vetere attraverso il commissario provinciale Ciro Cacciola ed il capogruppo alla Provincia Giuseppe Stellato. A noi è stato chiaro fin da subito afferma Cacciola – che loperazione trasformista consumata mesi fa da Giudicianni sarebbe stata di corto respiro: oggi è lampante tutta linconsistenza di quella manovra. E giusto che questesperienza amministrativa si chiuda così, è giusto che la parola torni ai cittadini. Il Partito Democratico aggiunge Stellato – ha sottoscritto la sfiducia come atto dovuto e doveroso, conseguenza naturale di un percorso troppo contradditorio, di unesperienza amministrativa ondivaga che non poteva certo andare avanti.