SANTA MARIA CV. Il sindaco Biagio Di Muro interviene a proposito del progetto riguardante larea dellex Tabacchificio di Santa Maria Capua Vetere.
“Sono inaccettabili le strumentalizzazioni di questa vicenda da parte di alcuni consiglieri, i quali non tengono conto che liter procedurale per i lavori nellex Tabacchificio è stato avviato da unaltra amministrazione. Durante la scorsa campagna elettorale, ho fatto una battaglia in prima persona contro quel progetto edilizio, ma la legge sul piano casa, sebbene criticabile sotto molti profili, è una normativa pienamente vigente e consente ledificazione di unità abitative in una zona classificata come area industriale dismessa. Lunico modo legittimo per fermare i lavori sarebbe stata una delibera di consiglio comunale da adottare entro il mese di marzo del 2011, la quale avrebbe dovuto individuare le zone di intervento”.
“Il commissario prefettizio Luigi Pizzi – continua Di Muro – ripropose, invece, la stessa delibera votata dallamministrazione Giudicianni e lapprovò con i poteri del consiglio comunale: in quel provvedimento non si precludeva lapplicazione della legge sul piano casa allex Tabacchificio nella parte in cui prevede la possibilità di trasformare volumetrie industriali dismesse in unità abitative. Per mesi, comunque, abbiamo cercato soluzioni, almeno per mitigare un intervento di così alto impatto urbanistico: abbiamo consultato molti esperti in materia e, in ultimo, il professore Luigi Piemontese, che hanno univocamente e autonomamente asserito che quellintervento non era più evitabile. Di questo non può essere fatta una colpa allattuale amministrazione, la quale non può che adeguarsi al dettato del legislatore, ma a chi in passato avrebbe dovuto fermare quel progetto e non lha fatto”.
“Appare, pertanto, in tutta la sua evidenza come sia strumentale la posizione di chi vorrebbe addossare allattuale amministrazione responsabilità politiche che non le appartengono e che sono invece riconducibili, carte alla mano, innanzitutto al comportamento omissivo dellamministrazione Giudicianni e successivamente allappiattimento del commissario prefettizio sulla scelta della precedente maggioranza. Mi chiedo dove fosse e che cosa abbia mai fatto in quei tempi il consigliere Giovanni Campochiaro rispetto a questa problematica, distratto e impegnato comera invece a sostenere fortemente altri discutibili progetti, come quello del project financing del cimitero (realizzazione e vendita di cinquemila loculi da parte della ditta dei costruttori Mastrominico)”.
“Voglio concludere ricordando che, allorquando mi dimisi da vicesindaco anche e soprattutto perché non condividevo la costruzione di un centro commerciale nellex Tabacchificio (allepoca, peraltro, sarebbe stato ancora possibile individuare quellarea per la realizzazione dellospedale Capua-Santa Maria Capua Vetere), altri consiglieri comunali del mio gruppo, quegli stessi che oggi siedono nei banchi della minoranza, non aderirono alla mia posizione e anzi sposarono le tesi dellamministrazione Giudicianni appoggiando il progetto del centro commerciale. In quei tempi, come ho detto in premessa, vi erano gli strumenti giuridici per gestire il problema ben diversamente da oggi. Ricopro, infatti, il ruolo di sindaco e il mio pensiero e le mie valutazioni di ordine politico trovano un limite invalicabile nel rispetto della legge”.