AVERSA. Lassessore alla pubblica istruzione e alle politiche giovanili Gianpaolo Dello Vicario, su proposta del consigliere di AnMichele Galluccio, ha inviato agli alunni delle scuole medie e superiori una lettera per la Giornata del Ricordo, che ricade il 10 febbraio per commemorare i martiri delle Foibe.
Cari ragazzi, in questo giorno in cui la storia ci fa ricordare uno dei momenti più tristi del novecento, è importante che il silenzio con cui è stato avvolto per tanto tempo possa ora essere cancellato dal più forte momento di riflessione che deve aleggiare nelle nostre menti. Il silenzio a volte è più doloroso di qualsiasi indignazione urlata, di qualunque dichiarazione, di qualunque verità. Il silenzio sulla tragedia delle Foibe, le cavità carsiche nelle quali furono sotterrati vivi dai partigiani del Maresciallo Tito decine di migliaia di italiani, il silenzio sullesodo dei nostri connazionali di Istria, Fiume e Dalmazia, costretti a fuggire dalla ferocia e dalla pulizia etnica. Pagine tristi della nostra storia mai scritte, mai completamente metabolizzate da una Nazione che ha preferito dimenticare. Grazie a chi non ha dimenticato, però, a chi per anni ha condotto una battaglia per riportare alla luce squarci di verità, nomi, cognomi, volti, lapidi, testimonianze raccolte dal vento che ha aperto le porte sbarrate dallomertà e dai colpevoli silenzi. Grazie a chi non ha dimenticato e grazie al Parlamento italiano, che nel 2004 ha istituito una Giornata del Ricordo per la tragedia delle foibe e dellesodo degli italiani di Istria, Fiume e Dalmazia che si celebra ogni anno il 10 febbraio. Una data che non servirà ad alimentare odi, perché la storia non è strumento di lotta politica; oggi è il momento per raccogliere i sussurri e le voci di quel pezzo di Italia che non cè più, eppure così viva nella memoria dei sopravvissuti. Nessuno restituirà la vita a quelle voci, nessuno ripagherà con un pezzo di terra italiana, istriana, fiumana o dalmata i nostri fratelli cacciati dalle loro case. Noi proveremo a restituire loro la dignità del ricordo, perché non debbano mai più sentire attorno a loro il silenzio. Per questo vi invito a cinque minuti di riflessione di cui uno di silenzio affinché questa giornata possa essere per voi un monito a non dimenticare e far si che fatti del genere possano essere solo letti nei vostri libri di storia.