SANTA MARIA CV. Mercoledì 21 marzo si chiuderà il ciclo di incontri del Corso di Criminologia Forense coordinati dagli avvocati Giulio Amandola e Tiziana Barrella, iniziati lo scorso 25 gennaio.
A chiudere il seguitissimo corso sarà il generale dei carabinieri, Luciano Garofano, già comandante del Ris di Parma, con una lezione tutta sulla scena del crimine e sulle modalità di intervento utilizzato dagli investigatori allorquando ci si trova sul luogo di un efferato delitto. Garofano argomenterà sullimportanza della prova scientifica che è un presidio irrinunciabile e coniugato alla prova tradizionale, può essere determinante per la soluzione di un casoin particolare si soffermerà sullutilizzo dellesame del Dna, sullutilizzo del Luminol e del Crimescope (Il primo è un com-posto chimico che emette luce quando si trova in presenza di emoglobina. Serve a scovare macchie di sangue che a occhio nudo non si vedono.
Il Crimescope è una sorta di lampada che mette in evidenza anche altre tracce, sostanze organiche e impronte digitali) e su noti casi di cronaca. E conclamato che fondamentali per la risoluzione di un crimine siano le prime 48 ore di indagine, per avere successo è necessario isolare la scena del crimine in modo che nessuno entri. Documentare subito con foto e video.Proteggere lambiente e far sì che nessuno sposti nulla così come di assoluta importanza è lutilizzo di tutta una serie di precauzioni volte alla non contaminazione dei luoghi ove è avvenuto il crimine, infine, altrettanto indispensabile è la repertazione di tutto ciò che viene trovato sul luogo del delitto.