SANTA MARIA CV. Quella per la difesa del tribunale di Santa Maria Capua Vetere non è una battaglia di campanile, ma lespressione di una volontà chiara di non pregiudicare la lotta alla criminalità organizzata in Terra di Lavoro.
Lo afferma il presidente del consiglio comunale, Dario Mattucci, che ricorda lappuntamento di sabato 22 settembre, alle ore 10, nel teatro Garibaldi per una seduta aperta del civico consesso sullargomento, seduta alla quale sono stati invitati magistrati, avvocati, parlamentari, consiglieri regionali e provinciali, sindaci, forze politiche e sociali, imprenditori e associazioni, oltre ai cittadini sammaritani.
I pareri contrari allo smembramento del tribunale di Santa Maria Capua Vetere aggiunge Mattucci sono molti e autorevoli. Basterà citare quelli dei magistrati Cafiero de Raho e Cantone, per rendersi conto che qui non si tratta di appuntarsi una medaglia al petto. E in gioco lefficacia dellazione giudiziaria, che in provincia di Caserta deve essere concentrata sullunico e fondamentale obiettivo della lotta alla camorra.
Intanto, il sindaco Biagio Di Muro ha scritto una lettera per ringraziare il senatore Giacomo Caliendo, che in commissione giustizia ha criticato il provvedimento del governo che ridisegna le competenze territoriali dei tribunali, affermando categoricamente che i Comuni dellagro aversano devono restare sotto la giurisdizione del foro sammaritano.
Sullargomento, si terrà venerdì 21 settembre, alle ore 12, nella sala giunta del Comune, una conferenza stampa congiunta, con esponenti sia della maggioranza che dellopposizione. Allordine del giorno, la problematica relativa alla riorganizzazione dei tribunali disposta dal governo nazionale, che rischia di compromettere gravemente lefficacia dellazione giudiziaria in un territorio di frontiera nella lotta alla criminalità organizzata, oltre ad avere pesanti ripercussioni sulla città di Santa Maria Capua Vetere.