The Shak & Speares live al 33 Giri

di Redazione

 SANTA MARIA CV. Immaginate un circo, non di quelli tristi, un circo dove ogni espressione è un colore diverso, dove la musica è travolgente. Oppure un banchetto, infinite pietanze tutte diverse e ognuna con sapore di mondi lontani.

Questi sono gli Shak & Speares, che con la “contaminazione” tanto radicata nelle ideologie del Club 33 Giri ci si sposano perfettamente. Un viaggio intorno al mondo e dentro se stessi, la soluzione alla sensazione di oppressione che la routine ci propina, e l’accantonare, anche se solo per qualche ora, i problemi in un angolo della mente per lasciare che il corpo segua il ritmo, muovendosi in piena libertà. Il Club 33 Giri non poteva evitare di accogliere tutto questo domenica 13 gennaio dalle ore 19, accompagnando l’ascolto con il consueto aperitivo domenicale.

The Shak&Speares si formano a Pompei e vengono notati dalla Freakhouse records nel 2011 durante la loro esibizione al Neapolis festival, in quanto vincitori del contest Destinazione Neapolis. Dopo un anno di lavoro tra sala prove e alcuni live registrano il primo album a Milano presso il Mono Studio con la produzione artistica di Mirko Iapicca. Il primo singolo, dal titolo “Zoolander”, è solo l’inizio di una serie di singoli+videoclip che la band pubblicherà con cadenza mensile da settembre in poi. Il brano Zoolander è stato missato da Ercole Longobardi (già alla consolle di NoBraino e Polina) e masterizzato da Francesco Fontanella. Il videoclip di Zoolander è stato scritto e diretto da Michele Pesce (www.welikethefish.com).

A fine Gennaio 2013 è prevista la pubblicazione del full-lenght intitolato “Gagster” con distribuzione fisica e digitale. L’Associazione Culturale Club 33 Giri rappresenta un punto d’incontro unico nel suo genere. I soci non sono dei semplici spettatori degli eventi proposti ma bensì i primi a proporre idee e progetti da realizzare. E’ una fonte inesauribile di occasioni per vivere, respirare e produrre arte a 360 gradi in un territorio come quello casertano che non è morto anzi vuole lottare e costruire speranza attraverso il veicolo più importante del nostro paese, la cultura.

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