AVERSA. Il momento particolarmente delicato che la politica aversana sta attraversando induce ad una riflessione che sia in grado di spaziare a trecentosessanta gradi per individuare i punti deboli ed ovviarvi nella maniera più concreta.
Con tale premessa, dunque, diventa obbligo considerare anche il ruolo dei sei dirigenti, escludendo dal conteggio lingegner
«Due dei citati funzionari – dichiara
«Pertanto – prosegue Orabona – è utile riconsiderare il ruolo dei dirigenti comunali, ma soprattutto la loro provenienza, puntando su un sistema differente ed in grado, soprattutto, di portare giovamento alla città di Aversa. Ogni sindaco eletto dovrebbe adottare lo Spoils System, nominando, per la durata del proprio mandato, dirigenti di fiducia che conoscano il programma elettorale del primo cittadino, ma che siano pienamente addentrati nelle problematiche e nella realtà cittadina, come accade proprio per gli assessori».
Il dirigente comunale, secondo Orabona, dovrà avere, inoltre, un proprio equilibrio politico: «Occorre neutralizzare il pericolo tanto di un eccesso di autonomia quanto di un eccesso di subordinazione politica del dirigente. Il rapporto fra gli organi di governo e lamministrazione non deve essere «né di totale immedesimazione, né di totale indipendenza». Immedesimazione ed indipendenza dovranno essere equilibratamente collegate e tenute ad attuarne lindirizzo politico-amministrativo».
«A mio giudizio – conclude – farebbe bene il sindaco a nominare dirigenti di propria fiducia e a non cedere alle lusinghe dei partiti, o meglio dei segretari di partito, che come giocatori di cavalli spartiscono la vincita delle puntate in società. In un paese civile ben vengano i concorsi liberi seri e scevri da condizionamenti politici. Dalle nostre parti, purtroppo, però la civiltà concorsuale non è ancora arrivata».