Bomba in pieno centro: la città ha paura

di Redazione

 SANTA MARIA CV. “Un boato assordante seguito da un’onda d’urto tale da far tremare i vetri delle finestre ed una nuvola di fumo che in piena notte si alzava in direzione del Tribunale”.

 Paura e incredulità si legge negli occhi dei cittadini fermi all’incrocio dove il corso Garibaldi interseca via Gallozzi, a poche centinaia di metri dal Tribunale penale: in pieno centro della città. La terribile deflagrazione determinata dalla scoppio di un ordigno nella notte tra il 6 e il 7 è stata percepita a diverse centinaia di distanza dal luogo dello scoppio. L’esplosione sarebbe avvenuta, secondo le testimonianze dei residenti della zona, tra le 2.40 e le 2.50 quando, allarmati da un rumore tanto sordo quanto inaspettato, si sono riversati in strada ed hanno assistito ad uno scenario di devastazione.

La potenza dell’ordigno, che dagli immediati riscontri effettuati dall’autorità giudiziaria sarebbe stato posizionato nell’immediatezza dell’abitazione dell’imprenditore immobiliare Marco Natale, ha determinato danni ingenti anche se fortunatamente non ha coinvolto persone. Per lo stesso imprenditore casalese trapiantato in città si è reso, tuttavia, necessario l’intervento dei soccorsi sanitari. Non solo il portone in legno dell’abitazione è stato interamente fracassato, ma la forte onda d’urto si è propagata nelle strade adiacenti.

I proprietari della libreria prospiciente “Edicolè”, avvertiti immediatamente dell’accaduto dalla vigilanza privata, hanno trovato distrutte le vetrate di entrambi i piani, mentre peggiore è stata la sorte degli esercizi commerciali di fronte. La detonazione oltre ad aver distrutto vetrate e lucernai ha provocato danni nel magazzino del mobiliere Talento e nel negozio di cappelli a fianco. La devastazione causata principalmente da detriti e vetri che hanno invaso anche parte del Corso Garibaldi, dove le vetrate di alcuni uffici sono state frantumate, è costato diverse ore di lavoro al Corpo dei Vigili del Fuoco che, accorsi nell’immediatezza dell’accaduto, hanno lavorato per mettere in sicurezza la zona sino alle 12.

Un attentato dinamitardo in pieno centro, a pochi metri dal Tribunale presidiato dalla pattuglie dell’esercito, ha evidenziato la spavalderia dei malviventi ed ha accentuato il senso d’insicurezza dei cittadini. Appena 4 mesi fa, nel novembre del 2012, il sonno dei residenti di via Jan Palach era stato interrotto dall’esplosione di un’altra bomba che aveva sventrato la lavanderia Bolero di proprietà dell’ imprenditore Orsi implicato nello scandalo del Consorzio Eco4 e freddato dal comando Setola.

Il sindaco sammaritano Biagio di Muro recatosi sul luogo per sincerarsi dell’accaduto si è trovato assediato dalle istanze di sicurezza dei suoi cittadini. “Un attentato ad un’abitazione privata in pieno centro cittadino a pochi metri dal Tribunale è un fatto grave; la cittadinanza come l’amministrazione è giustamente preoccupata. Noi – ha annunciato il primo cittadino – abbiamo già convocato un Consiglio straordinario per affrontare il problema. Non ho idea a chi o cosa possano essere ricondotti questi attentati. Confidiamo nel lavoro del dottor Lembo (procuratore, capo del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere) affinché possa far luce sull’accaduto e possa presto tranquillizzarci”.

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