SANTA MARIA CV. Trasformare il dolore in ricordo condiviso; la memoria in impegno concreto. Il comune di Santa Maria Capua Vetere in collaborazione con le associazioni Catabulum e Comitato 16 novembre Onlus ha deciso di rinfocolare la memoria dellex-assessore Mario Tudisco attraverso uniniziativa di assoluta rilevanza sociale.
La messa in scena della commedia O Tuono e Marzo, prevista per sabato 4 maggio, alle ore 20, al Teatro Garibaldi, darà la possibilità alla cittadinanza di dare un contributo concreto alla lotta alla Sla. I proventi derivanti dalla partecipazione alla rappresentazione teatrale, inscenata gratuitamente dalla compagnia Teatrale Hypocrytes, saranno interamente devoluti alla realizzazione del quinto raduno nazionale SLAleoni che avrà luogo a Caserta il 13 e 14 luglio.
La Sclerosi laterale amiotrofica è una delle malattie che più di tutte svela la vulnerabilità dellessere umano; perdere irreversibilmente la propria autosufficienza mantenendo intatta la coscienza di sé. La Sla è,infatti,una malattia neurodegenerativa cronica che colpisce i motoneuroni. La graduale e crescente morte delle cellule determina il blocco delle capacità motorie fino alla paralisi umana, fatto salvo le funzioni cognitive che restano pressoché inalterate. Lincidenza di quello che è definito il morbo degli sportivi o morbo di Lou Gehrig negli ultimi anni è aumentata sensibilmente tra la popolazione occidentale.
A fronte dell aumento nella casistica, va denunciata lignoranza comune sulle sofferenze ed i drammi quotidiani a cui il malato ed i suoi cari sono costretti. Associare la sensibilizzazione dellopinione pubblica al ricordo dei Mario Tudisco, che tra i suoi concittadini ha lasciato un importante eredità di affetti e di stima, è stata lidea da cui le associazioni sono partite per creare questiniziativa.
Il loro appello è stato raccolto con sensibilità sia da parte dellamministrazione cittadina,che si è impegnata a dare concretezza al progetto, sia dai privati (si contano 18 sponsor dellevento), che hanno aderito con interesse. Il 17 novembre, 8 giorni prima della sua morte, Tudisco scriveva quello che sarebbe stato il suo ultimo articolo. Denunciava il disimpegno individuale oltre quello istituzionale nei confronti del decadimento culturale della città.
Chi gli era vicino ha potuto costatare che le energie del giornalista erano ridotte al lumicino: era consapevole che quello sarebbe stato il suo testamento, lultima reprimenda alla città. Dopo cinque mesi dalla dipartita, il messaggio dellassessore sammaritano è più vivo che mai.
Se la Sla, ad oggi, è una condanna senza appello, le difficoltà assistenziale e lisolamento a cui sembra destinato il malato possono essere sconfitti solo dalla solidarietà sociale e dallimpegno concreto. Di tutti. Per inviti e donazioni è possibile chiedere informazioni alle associazioni promotrici.