“Puliamo il Mondo”, gli alunni impegnati per l’ambiente

di Redazione

da sin. De Lucia, Piscitelli e MarottaSAN FELICE A CANCELLO. Alla fine tutti soddisfatti. Dai bambini, passando per la Legambiente sino ad arrivare agli amministratori.

Minimo denominatore comune negli interventi che si sono susseguiti presso l’aula consiliare, è quello che riguarda la consapevolezza di tutelare il proprio territorio come risorsa e non sfruttarlo incoscientemente. L’incontro presso l’aula consiliare tra il sindaco Pasquale De Lucia ed i bambini, è stato solo il momento finale di una giornata iniziata alle 9 con l’iniziativa promossa da Legambiente “Puliamo il Mondo”.

 Agli alunni delle elementari, alla direttrice Lucia Marotta, al sindaco ed all’assessore al ramo Amelia Vigliotti, sono andati i ringraziamenti del presidente dell’associazione ambientalista, il professor Pierino Piscitelli: “Siete voi, bambini, il futuro e voi dovete preservare e difendere il territorio attraverso una corretta raccolta differenziata ed un comportamento rispettoso della natura tutta, non semplicemente per vivere nella pulizia esteriore ma anche per evitare il rischio di malattie e problemi annosi come quello dei rifiuti, che fortunatamente non ha interessato la nostra zona grazie all’impegno dell’amministrazione”. A questo punto incalza soddisfatta l’assessore Vigliotti: “Sono molto orgogliosa dell’operato dei bambini e se quest’anno è stato coinvolto solo il primo circolo, negli anni a venire la partecipazione sarà sicuramente più ampia, è un grande momento di crescita tanto personale che comunitaria”.

 Quindi, prima della consegna dei riconoscimenti ricordo, agli amministratori, alla scuola elementare ed ai bambini, la chiosa finale spetta al primo cittadino della città di San Felice a Cancello: “Ringrazio l’associazione, ma al tempo stesso la esorto a crescere con le attività proposte, iniziative di questo segno fanno sempre bene. Capire l’importanza del nostro territorio come ricchezza e risorsa è la chiave di volta di tutto lo sviluppo economico e sociale, nessuno più dei bambini, futuri adulti di domani, può convincersi ed operare con questa mentalità, per evitare di subire i rischi che la nostra generazione ha affrontato. Un esempio è dato dai lavori di messa in sicurezza della montagna, una toppa agli errori commessi dall’uomo negli anni”.

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