AVERSA. La Regione Campania ha dato il via al procedimento di revoca del finanziamento concesso al comune di Aversa per la realizzazione della cittadella degli artigiani attraverso i Pip.
Sette miliardi circa delle vecchie lire rischiano di prendere una strada diversa da quella che porta alla città normanna. Una decisione che giunge non inaspettata a causa del mancato inizio delle opere dopo che si è proceduto anche allespletamento, da oltre due anni, di una gara che ha visto laggiudicazione dellunico concorrente, il Consorzio Mbr. Unimpasse che non fa che rimpolpare ritardi che si susseguono ormai dal 1994, quando, su impulso del responsabile locale della Cna Carlo Arpaia, lallora amministrazione comunale, guidata da Lello Ferrara, diede il via alliter con la scelta dellarea sulla quale dovevano sorgere i capannoni.
A questo punto – è proprio Arpaia a parlare – si sta concretizzando quanto. Il comune di Aversa sta solo infilando ritardi su ritardi e pagando dal 2003 ratei annuali di mutuo per ottantaduemila euro. Certo è che quel bando presentava dei lati oscuri. Due su tutti: chi si aggiudicava i lavori aveva addirittura la potestà di assegnare i lotti, nonostante fosse un soggetto privato; la difficoltà tecnica da parte del vincitore di assorbire questo finanziamento regionale. A noi operatori del settore preme fare presto e non perdere il finanziamento dopo 15 anni di attesa.
Nella pratica, si tratta di realizzare una vera e propria cittadella artigiana-commerciale-industriale con ottanta lotti sui quali dovranno sorgere non solo opifici, ma anche abitazioni di servizio, centri di ricerca universitari e servizi comunali e provinciali. Larea interessata, circa settantamila metri quadrati, è quella ubicata al confine tra Aversa e Teverola, e comprende anche quella utilizzata per lo svolgimento della fiera settimanale.
Tranquillizza tutti, però, il sindaco Ciaramella che dichiara: Lunedì mattina sarò dal governatore Bassolino, insieme al senatore Giuliano, per parlare del polo giudiziario, ma, certamente, non potremo non parlare di questo argomento anche se non ho ancora ricevuto ufficialmente la diffida regionale. Da parte nostra abbiamo fatto ogni cosa, così pure i tecnici del comune. Ora dovremo invitare la ditta aggiudicataria a rinunziare ufficialmente per poi passare a nuova gara. La Regione non può addossarci colpe che non abbiamo.