SAN FELICE A CANCELLO.Un gruppo diegiziani, tutti clandestini, ha aggredito quattro connazionali allinterno della loro baracca, in piazza Vecchia, a San Felice a Cancello, nella frazione di Cancello Scalo.
A seguito di una segnalazione al 112, che parlava di alcuni extracomunitari con ferite da arma da taglio, una pattuglia dei carabinieri si è immediatamente recata sul posto, dove i militari hanno trovato due extracomunitari feriti, uno dei quali riverso sul ciglio della strada e sporco di sangue, mentre altri due egiziani di 32 e 35 anni, visibilmente contusi, hanno riferito che poco prima un gruppo di loro connazionali, forse in 7, li aveva minacciati e aggrediti con bastoni e coltelli per rapinarli dei loro soldi ed effetti personali.
Poco dopo i due feriti sono stati trasportati in ospedale tramite il 118, e unaltra pattuglia si è recata presso lospedale di Maddaloni per accertarsi delle loro condizioni: il primo, 29enne, è stato dimesso con quattro giorni di prognosi per un trauma contusivo al torace, causato dalle bastonate, e per varie ferite da taglio superficiali alle mani, che si era procurato per difendersi da una coltellata; lamico 32enne, invece, versava in condizioni ben più gravi, con ferite da taglio alla fronte causate da coltellate e con il cranio sfondato a causa delle bastonate subite in testa, che gli avevano provocato diverse fratture infossate. Il giovane, in prognosi riservata, è stato quindi trasferito allospedale di Caserta per essere sottoposto ad un delicato intervento chirurgico alla testa, ed attualmente si trova ancora lì, sempre in prognosi riservata.
I carabinieri, memori del recente efferato delitto di Posillipo, si sono messi subito alla ricerca degli aggressori, sia nel centro urbano che nella periferia rurale di San Felice a Cancello e Cancello Scalo, cercando anche nei casolari disabitati della campagna, ma senza esito. Dopo diverse ore, nella corso della serata, i militari hanno notato cinque giovani in pieno centro, in piazza Castra Marcelli, che corrispondevano alla descrizione degli aggressori fatta dalle vittime. Essi probabilmente allinizio si erano dati alla fuga ma poi, pensando che ormai nessuno più li stesse cercando, hanno fatto tranquillamente ritorno in paese. Dopo aver organizzato lintervento, i militari della stazione di Cancello e del Nucleo Radiomobile sono piombati rapidamente sui cinque egiziani che, dopo un primo tentativo di fuga, sono stati bloccati, caricati sulle auto e portati in caserma. Lì le vittime li hanno pienamente riconosciuti come i loro aggressori.
A seguito dellassunzione delle impronte digitali, tutti e cinque gli aggressori sono risultati clandestini sul territorio nazionale, già gravati da vari precedenti, ed è risultato che ogni volta che erano stati fermati avevano fornito un nome diverso.
Al termine delle attività, in tarda serata, sono stati sottoposti a fermo di indiziato di delitto con le accuse di rapina, lesioni gravissime e porto abusivo di armi dataglio e di armi improprie in pubblico. Si tratta di Drwishe Moustafa, 21 anni, Hassan Ahmed Amed Gabr El Sabbagh, 21 anni, Ghedu Abdou, 27 anni, Hamda Galal, 20 anni, e Mounir Ahmed, 21 anni, tutti egiziani clandestini e senza fissa dimora.
Dalle indagini è emerso che i cinque fermati si erano recati nella baracca dei loro connazionali dicendogli che non potevano stare a San Felice a Cancello, perché era il loro paese e lì comandavano loro, altrimenti gli avrebbero bruciato la baracca e sfregiati. Alla risposta da parte delle vittime che loro erano lì soltanto per lavorare come braccianti agricoli e non sarebbero andati via, è scattata prima laggressione e poi la rapina. I cinque sono stati trasportati presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere.