SAN FELICE A CANCELLO. I carabinieri della stazione di San Felice a Cancello nella serata di mercoledì 5 agosto hanno tratto in arresto Pellegrino DOnofrio, 19enne nato a Benevento ma domiciliato a San Felice a Cancello, con laccusa di detenzione a fini di spaccio di cocaina e hashish.
Era già da tempo che i militari della Stazione stavano controllando il giovane, che dalle informazioni acquisite poteva essere collegato alle attività di spaccio poste in essere nella zona di piazza Giovanni XXIII; così nel pomeriggio di ieri è iniziata unoperazione di pedinamento e controllo,considerato che nellambiente dello spaccio tra il mercoledì ed il giovedì si procede allapprovvigionamento degli stupefacenti ed alla preparazione del taglio per il weekend.
I Carabinieri hanno seguito il giovane fino allincrocio tra via Ferrovia e via Crocella Santa, dopodiché hanno visto che il ragazzo si è fermato, è sceso dal suo scooter ed è andato a rovistare in unintercapedine posta sul retro di una baracca abbandonata in lamiera posta ai margini della strada, nellevidente intento di nascondere qualcosa. A quel punto i militari sono intervenuti, ed hanno riscontrato che allinterno di un sacchetto in plastica di colore chiaro, rinvenuto a terra, era contenuto un consistente quantitativo di sostanza stupefacente, apparentemente cocaina in cristalli e grani di grosse dimensioni non ancora suddivisa in dosi. Nelle tasche dei pantaloni, invece, DOnofrio aveva altre 9 dosi di cocaina già confezionate in involucri di cellophane ed un frammento di hashish.
La sostanza stupefacente è stata sequestrata e successivamente pesata con una bilancia di precisione: linvolucro più grande è risultato contenere circa 20 grammi di cocaina; le 9 dosi già confezionate pesavano circa 3 grammi; ed il frammento di hashish circa 2 grammi. Va aggiunto che, a giudicare dallaspetto e dalla consistenza della cocaina contenuta nellinvolucro più grande, essa è sembrata di un elevato livello di purezza, quindi suscettibile di vari tagli prima della destinazione finale ai consumatori; ma questo potrà essere stabilito solo da successive analisi chimiche qualitative più approfondite.
Nel corso della serata il giovane è stato dichiarato in arresto con laccusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e tradotto presso la Casa Circondariale di Santa Maria Capua Vetere, a disposizione dellAutorità Giudiziaria.
Non può omettersi una breve riflessione sulla giovanissima età di DOnofrio, poco più che adolescente ma già avvezzo a maneggiare quantitativi di stupefacenti notevoli sia in termini di peso che di valore economico. Basti pensare che una dose di cocaina costa al consumatore finale un prezzo variabile dai 40-50 euro fino ad oltre 100 euro, secondo il grado di purezza, e che con un grammo di cocaina già tagliata si ricavano diverse dosi. È evidente che i ragazzi si lasciano facilmente abbagliare dal miraggio di guadagni facili, ma prima o poi qualcosa va storto, ed un giovane incensurato rischia da un giorno allaltro di finire in carcere a meno di 20 anni e di rimanere marchiato a vita dallepiteto di spacciatore.
A ciò si aggiunga la scarsissima collaborazione della popolazione locale, che da un lato è sempre pronta a lamentare genericamente lillegalità diffusa ed il dilagante fenomeno dello spaccio di stupefacenti che mette in pericolo linnocenza e la salutedei propri figli; ma dallaltro non prende quasi mai liniziativa di cooperare con le forze dellordine, neanche in forma anonima o confidenziale, lasciandole sole contro fenomeni che, prima ancora che essere penalmente rilevanti, sono manifestazioni sintomatiche della crisi sociale e culturale della società, e per essere affrontati efficacemente richiedono la collaborazione di tutti: istituzioni, forze di polizia e popolazione.