S.MARIA A VICO. Nella tarda serata di martedì 5 ottobre, il consiglio comunale di Santa Maria a Vico si è riunito per discutere e approvare tra gli alti punti all’ordine del giornol’istituzione del registro dei testamenti biologici e dell’anagrafe pubblica degli eletti.
Le petizioni presentate dalle associazioni “Luca Coscioni” e “Legalità e Trasparenza” con la collaborazione degli Ecologisti Democratici non sono state accolte dal consiglio comunale.
Domenico Letizia, segretario dell’associazione “Luca Coscioni” Caserta, e Antonio D’Addiego, militante coscioniano, dichiarano: “La mancata approvazione del testamento biologico al comune di Santa Maria a Vico è l’ennesima dimostrazione di un regime illiberale che non da spazio alla libertà individuale da parte di una classe politica che ragionando per dogmi e per ignoranza non ha voluto dare espressione istituzionale alle richieste dei cittadini sammaritani avutesi attraverso la petizione popolare. Da parte del consiglio comunale, durante la discussione, si è manifestata una confusione tra le tematiche dell’eutanasia e il testamento biologico, alla luce di queste considerazioni e del rinvio di tale proposta l’associazione Luca Coscioni ha in programma un convegno da presentare alla cittadinanza e alle istituzioni di Santa Maria a Vico”.
I Radicali casertani esprimono profondo sdegno per il rifiuto dell’anagrafe pubblica degli eletti, espressione istituzionale che dimostra, sottolineano,”semplicemente la non volontà da parte del consiglio comunale di volere applicare una sana trasparenza e legalità presso l’istituzioni di Santa Maria a Vico”. Francesco Giaquinto, Luca Bove ed Elio De Rosa (presidente, segretario e tesoriere dell’associazione radicale Legalità e Trasparenza di Caserta) ritengono “gravissima la mancata approvazione di uno strumento democratico e di controllo che esprime la poca chiarezza dei politici sammaritani nei confronti dei propri elettori, non è bastato che la stessa mozione fosse stata approvata nei mesi scorsi dalla regione Campania e dal capoluogo di provincia, Caserta, nonché voluta fortemente dall’associazione nazionale comuni italiani (Ancu).Non siamo sorpresi dalla poca trasparenza, considerando anche le condizioni in cui versa il sito ufficiale del comune di Santa Maria a Vico, dove non compaiono i nomi dell’attuale giunta comunale”.
I radicali invitano ad “un’urgente mobilitazione per il ripristino della libertà e della trasparenza” preannunciando “azioni di disobbedienza non violenta” chiedendo alle forze del Partito Democratico di unirsi a tale vertenza.