SAN FELICE A C. I carabinieri del nucleo radiomobile di Maddaloni nella nottata di sabato hanno tratto in arresto Benhamssa Mustafà, 27enne marocchino clandestino, accusato di rapina aggravata, lesioni aggravate, uso di arma impropria e inosservanza del decreto despulsione.
Il giovane straniero ha preso di mira una Lancia Delta parcheggiata a San Felice a Cancello, in via Monticello, e dopo aver forzato la portiera con un cacciavite si è impossessato dello stereo Pioneer montato allinterno,quindi ha rovistato il vano portaoggetti portando via anche dei cd. Il proprietario M.A., 46enne di San Felice, è stato allertato da un vicino di casa che aveva notato il giovane armeggiare vicino allauto, così è sceso in strada per fermare il ladro. Lextracomunitario aveva già nascosto la refurtiva sotto la maglia quando è stato raggiunto da M.A., che gli ha chiesto di restituire il maltolto. Dopo pochi secondi è scoppiata una colluttazione tra i due, e il marocchino ha colpito alla gola M.A. con il cacciavite usato per scassinare l’auto, riuscendo così a guadagnare la fuga e lasciando luomo grondante di sangue.
M.A. è stato immediatamente soccorso da un vicino e accompagnato in ospedale, dove fortunatamente è stato dimesso con 9 giorni di prognosi s.c. per il taglio al collo ed alcune escoriazioni. Nel frattempo,ha chiesto lintervento dei carabinieri, raccontando laccaduto e fornendo una sommaria descrizione del rapinatore. Le pattuglie dellArma si sono messe immediatamente a cercare il giovane finché, poco distante dal luogo dellaggressione, a ridosso della campagna, hanno individuato tre extracomunitari e li hanno bloccati, visto che labbigliamento di uno di loro rispondeva alla descrizione fatta dalla vittima. Poco dopo, a qualche metro dai tre giovani, i carabinieri hanno rinvenuto anche alcunicd ed uno stereo con i fili recisi.
I militari hanno immediatamente ricontattato il denunciante invitandolo a recarsi presso la Compagnia di Maddaloni, dopodiché hanno accompagnato in caserma i fermati, per sottoporli alle procedure di riconoscimento di persona. Messi a confronto con M.A., quest’ultimo ha subito riconosciuto in uno dei tre stranieriil suo aggressore che, pertanto, è stato dichiarato in arresto per rapina aggravata, lesioni aggravate e uso di arma impropria. Successivamente, a seguito delle procedure didentificazione, Benhamssa Mustafà è risultato essere clandestino già colpito da decreto d’espulsione dal territorio italiano emesso a Roma lo scorso Aprile, decreto al quale non aveva ottemperato, pertanto è stato arrestato anche per questo motivo.Il marocchinoè stato tradotto presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere, a disposizione dellautorità giudiziaria.
La vicenda si è conclusa per il meglio, ma avrebbe potuto avere un epilogo ben diverso. Il vicino di casa ha fatto bene ad avvisare M.A. del furto in atto a suo danno, ma avrebbe fatto meglio ad allertare subito anche i carabinieri; così come M.A. avrebbe fatto meglio a chiedere lintervento dei militari prima di avvicinarsi allo sconosciuto che lo stava derubando, visto che ha rischiato la vita e solo per pura fortuna il fendente sferrato col cacciavite non lo ha colpito più a fondo in un punto vitale.