Abusivismo e rifiuti, carabinieri sequestrano centro di lavorazione marmo

di Redazione

 S.MARIA A VICO. I Carabinieri del Nucleo Operativo di Maddaloni, in collaborazione con il Nucleo Operativo Ecologico e con il Nucleo Ispettorato del Lavoro di Caserta, …

… hanno eseguito un controllo presso un opificio ubicato a Santa Maria a Vico, via Napoli, nei pressi del cimitero, adibito all’attività di lavorazione e commercio di marmi, graniti e pietre per l’edilizia e l’ornamento di manufatti cimiteriali. Sul posto sono stati trovati 4 fratelli impegnati nelle attività di lavorazione del marmo e di gestione dell’azienda, alla presenza dei quali è stata eseguita l’ispezione.

L’attività commerciale è risultata completamente abusiva, senza alcuna iscrizione alla camera di commercio, e le lavorazioni avvenivano senza alcuna autorizzazione. Sull’area esterna erano stoccate sia materie prime costituite da lastre di marmo grezze che prodotti finiti pronti per la vendita, mentre all’interno dei locali erano installate numerose attrezzature e macchinari per il taglio e la lavorazione del marmo; mancava però il sistema obbligatoriamente previsto per l’aspirazione e convogliamento dei fumi e delle polveri prodotte dall’attività. Tutte le attività sono risultate svolte in assenza della prevista autorizzazione alle emissioni in atmosfera.

Le acque reflue derivanti dalla lavorazione erano accumulate in apposite vasche ove, mediante un sistema di decantazione, si depositavano dei fanghi come scarti della lavorazione, ma anche in questo caso i presenti erano privi di qualsivoglia documentazione relativa all’espurgo e smaltimento dei fanghi. Gli altri rifiuti prodotti, come scarti di marmo, ghiaia, pietrisco, barattoli vuoti contenenti mastice, cera, collanti, polvere di stucco ed altre sostanze non meglio indicate, costituenti rifiuti speciali pericolosi e non, erano depositati sia all’interno dei locali dell’azienda che in un’area esterna, direttamente sul suolo. I fratellianche per questi rifiuti non hanno fornito alcuna documentazione attestante il corretto smaltimento.

Alla luce di quanto accertato, iquattro fratelli, tutti di Santa Maria a Vico, sono stati denunciati in stato di libertà per i reati di per deposito incontrollato di rifiuti; di gestione illecita di rifiuti speciali, pericolosi e non, nella fase dello stoccaggio e smaltimento; e per esercizio abusivo di uno stabilimento e un’attività in assenza della prescritta autorizzazione alle emissioni e senza preventiva comunicazione. Tutta l’area, di circa 250 metri quadrati, è stata sequestrata.

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