SAN FELICE A C. Grande affluenza al comizio del candidato a sindaco Emilio Nuzzo mercoledì sera nella frazione San Marco, la località nella quale è nato e dove risiede.
Il consigliere provinciale è stato accolto con grande entusiasmo dai suoi concittadini. Sul palco assieme a Nuzzo i candidati delle liste, i consiglieri eletti ed i coordinatori.
Nel suo intervento, oltre a soffermarsi molto sul programma elettorale presentato agli elettori, ha sottolineato quello che è a tutti gli effetti un vero e proprio cambio di fronte dei suoi avversari: Dallaltro lato è cambiata la scena, ora i burattini da uno sono passati a due e i due burattinai sono Francesco Petrone ed Angelo Frasca, sono loro che comandano. Noi invece abbiamo mantenuto la parola rinnovando il consiglio comunale, con giovani svincolati da lobby ed è per questo che chiediamo il voto. Perché, abbiamo la maggioranza del consiglio e solo noi, possiamo migliorarla arrivando a dieci consiglieri più il sindaco. Ma non chiediamo il voto per questo, ma perché abbiamo la possibilità di fare e progettare. Con le istituzioni provinciali e regionali vicine, il governo centrale, perché a San Felice nessuno è venuto a fare la passerella ma a prendere impegni per il territorio.
Il coordinatore della lista del Pdl, Mario De Rosa nel suo intervento ha detto: Di solito chi prende più voti vince ma qualcuno adesso vuole insistere per premiare chi ne prende meno, cambiando le regole in corso. Chiediamo il voto agli elettori del Pd sul piano politico come alternativa alla vecchia amministrazione, questo è un nostro obiettivo comune. Chiediamo il voto per far risorgere il nostro comune dove merita di stare, dalla riscossione dei tributi, passando per i lavori pubblici, sino ad arrivare alla trattazione dei debiti. I nostri consiglieri sono persone che hanno aderito ad un progetto politico e non hanno dovuto ripagare promesse o scontare ricatti. I nostri avversari sono geneticamente falsi, mentre noi vi avevamo detto la verità: che non sarebbero stati eletti i giovani, ma sempre gli stessi, perché le loro liste erano fatte su misura per eleggere i personaggi della vecchia amministrazione e non potranno ringiovanire eventualmente nemmeno la giunta, come dicono, perché i primi non eletti batteranno cassa.