SAN MARCELLINO. Si è svolto nella mattinata di domenica 1 maggio, festa dei lavoratori, alle ore 10.30, al rione Campo Mauro, in via Verdi, un nuovo comizio della lista La Rosa, capeggiata dal candidato sindaco Giovanni Cacciapuoti.
Alla presenza di molti componenti della coalizione civica, si sono susseguiti diversi interventi dei vari candidati consiglieri, come lingegner Basilio Puoti, Pasquale Dongiacomo, Pirozzi e Francesco DAngiolella. Esistono due importanti prospettive che si possono aprire con il voto delle prossime elezioni amministrative del 15 e 16 maggio ha precisato Cacciapuoti durante il comizio e cioè la politica del piaggiamento, alla quale ci si può arrivare votando Pasquale Carbone e Anacleto Colombiano, persone che hanno dimostrato di tradire, facendo solo i propri interessi e che riescono a parlare alla pancia, ma hanno difficoltà a parlare al cervello e la politica del ragionamento, alla quale potete arrivare votando laRosa.
Carbone è un truffatore politico ha continuato il candidato sindaco e, badate bene, neanche Colombiano è nuovo: è impegnato da 15 anni in politica e fino ad ora ha sempre toccato solo fatti marginali e propri interessi, ma non quelli della collettività. Chiunque dei due vada al potere, il sistema rimarrà lo stesso senza che nulla cambi. Oggi primo maggio, festa dei lavoratori ha puntualizzato Cacciapuoti ci domandiamo: ma che festa è? E soprattutto, cosa festeggiamo? Cè tanta gente in giro che non ha lavoro, è disperata e, soprattutto, cè tanto spreco. La ragione di questa situazione è che in tutta Italia ci sono tanti Carbone e Colombiano.
Non capiamo il perché ad ogni elezione si diffonde il virus del cretinismo politico incalza il candidato sindaco de La Rosa. La gente ci ascolta e ci incoraggia, ma poi arrivati al voto tutto cambia. E vero che cè disperazione ed è meglio un uovo oggi che una gallina domani, ma è pur vero che dovete fare attenzione perché molte di queste uova sono vuote. Vogliamo far ragionare tutti voi e farvi capire che è inutile esprimere un voto di sentimento, ma dobbiamo dare un voto che vada per il cambiamento radicale e che sia per gli interessi collettivi.
Poi Cacciapuoti rivolge un appello ai giovani: Mi rivolgo ai tanti giovani di San Marcellino, ai tanti giovani intelligenti, non cedete alle lusinghe di Colombiano e di Carbone. Sono solo dei sepolcri imbiancati. Ma cosa vogliono cambiare? La bilancia ha avuto 15 anni per cambiare le cose e perche non lha fatto? Perché i difetti devono essere trasformati in virtù?. Devono essere apprezzate le persone come Ciccio DAngiolella conclude Cacciapuoti perché lui non va considerato un uomo di coraggio, ma un eroe perché ha dimostrato di non essere come tutti gli altri e quindi di non essere omologato al sistema.