Peep, botta e risposta tra Colombiano e Conte

di Pina Vitolo

Sergio ConteSAN MARCELLINO. E’ stata pubblicata il 28 aprile scorso la deliberazione della giunta comunale numero 33 avente ad oggetto il piano dell’edilizia economica e popolare (Peep), in località campo Mauro, di cui se ne è molto parlato negli ultimi tempi.

Dalla stessa delibera si legge che “è prevista la realizzazione di 149 unità residenziali, con n. 8 residenze con proprietà in testa al comune di San Marcellino”. La lista “L’Ancora”, capeggiata dal candidato sindaco Anacleto Colombiano, ha più volte in passato sollevato il problema relativo alla Peep e alla speculazione edilizia che l’attuale amministrazione sta mettendo in atto presso il rione Campo Mauro. “Verrà per sempre eliminato il verde di quelle zone – ha spiegato in più occasioni Colombiano, ricordando che, nella dichiarazione dello scorso 8 febbraio rilasciata a Pupia, “il presidente del consiglio comunale Sergio Conte aveva spiegato che non si trattava di una colata di cemento, ma solo della costruzione di una cinquantina di appartamenti attrezzati di aree verdi e parchetti, che potessero dare slancio all’economia del luogo”. “Ma come mai ne dovevano essere una cinquantine e ne sono 149? – si domanda Colombiano – Credo che a questo punto, sia una vera e propria speculazione, partendo anche dal fatto sono tanti appartamenti, in cambio di un terreno gratis”.

A replicare è proprio Sergio Conte: “Posso confermare dell’esistenza delle 149 unità e sinceramente dal mio punto di vista, posso ribadire apertamente, che non si tratta di una speculazione edilizia poiché sono stati adottati e rispettati tutti i criteri e le regole previste dalla legge. Non vedo, quindi, dove sia la speculazione. Anzi, credo che la vera speculazione edilizia sia quella di via Roma, dove la vecchia amministrazione ha costruito 370 appartamenti senza rispettare le regole. E, soprattutto, vorrei spiegare ad Anacleto Colombiano, se non ne è a conoscenza, che, in quanto membro del consiglio comunale, la legge prevede che chiunque non condivide determinate idee o punti di vista può anche dare le dimissione. Per cui, se non è d’accordo con le nostre idee, può anche seguire una strada diversa”.

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