AVERSA. Sembra fatto apposta, invece è stato un caso. Così comè stato un caso il fatto che nessuno dei fedeli e dei tanti turisti presenti allaffollata celebrazione della messa domenicale di mezzogiorno del 28 marzo …
…abbia riportato danni dalla caduta di numerosi pezzi dintonaco staccatisi dalla volta della chiesa dellAnnunziata. Piccoli pezzi di intonaco volati giù durante lomelia, cosicché sono passati inosservati ai più, ma che in tanti hanno, poi, visto bene al termine della celebrazione, anche perché non è stato possibile non notare lintervento di rimozione messo in atto da uno dei collaboratori del Rettore della chiesa che è parte integrante del Complesso della Real Casa Santa dellAnnunziata.
Complesso che, guarda caso, insieme al museo della Rota degli Espositi era uno dei principali monumenti cittadini indicati tra gli obiettivi delle visite guidate organizzate dallamministrazione municipale per i due giorni dedicati al Fai, Fondo per lAmbiente Italiano. Ovviamente chi ha visto quei pezzi dintonaco, e poi ha rivolto lo sguardo al cielo vedendo chiaramente anche il buco creatosi nella volta da cui erano precipitati, non ha potuto fare a meno di criticare lassenza dellamministrazione che pur conoscendo il problema delle infiltrazioni, causa del cedimento, non è ancora intervenuta a provvedere.
Probabilmente, come accade in Italia, prima dintervenire si aspetta che accada qualche fatto grave. Che poteva aversi anche oggi, viste le dimensioni dei pezzi dintonaco caduti ha commentato uno dei turisti che stava effettuando la visita del complesso approfittando delloccasione offerta dal Fai.
Speriamo non vada così. Di certo cè un apparente disinteresse dellAmministrazione comunale per il destino della chiesa, denunciato dallo stesso Rettore nel corso della celebrazione pomeridiana tenuta, il 25 marzo, per la festività dellAnnunciazione. In quella occasione don Franco Sparaco nel dare spiegazione sulla presenza di colombi svolazzanti nella chiesa ha segnalato ai fedeli gli sforzi fatti per sollecitare sindaco e giunta a dedicare la giusta attenzione alla chiesa che, insieme allarco di Porta Napoli, rappresenta il simbolo riconosciuto della città.
Sforzi caduti nel vuoto perché lunico risultato ottenuto dal sacerdote è stato quello di fissare una serie di tre appuntamenti con i dirigenti comunali. Saltati tutti e tre senza un minimo di preavviso. Quasi a voler dire – commenta Sparaco – non abbiamo alcun interesse per la chiesa dellAnnunziata e nessun rispetto per la figura del Rettore. Eppure – conclude – dovrebbero averne. Non solo perché lAnnunziata è proprietà comunale ma soprattutto perché è il simbolo riconosciuto della nostra città.
Un simbolo che trasuda arte da ogni muro, come dimostra la sua collocazione al primo posto del programma di visite guidate proposto dal Fai.