SAN NICOLA LA STRADA. Grande è stata la sorpresa per le centinaia di residenti della zona di Via Leonardo Da Vinci e zone limitrofe, quando si sono accorti che tre bellissimi Olmi, messi a dimora circa un ventennio orsono dallallora sindaco di centrosinistra, professor Nicola Tescione, allinterno del campo sportivo comunale, dove attualmente cè una stazione ecologica non c’erano più.
Erano stati abbattuti, recisi, decapitati, ed al loro posto una colata di cemento. La grande volontà ambientalista dei sannicolesi, che si sobbarcano a grandi sacrifici per far sì che la raccolta differenziata decolli e diventi una bella abitudine ed un atto di grande civismo, si è infranta con linsensibilità raccapricciante (così lha definita Lucia Esposito, consigliere comunale del PD ed in procinto di rientrare nel posto di assessore provinciale che già era suo) dellamministrazione comunale guidata dal sindaco Angelo Antonio Pascariello. Lolmo è un albero che può raggiungere i 20-30 metri di altezza, con chioma densa e irregolare, tronco diritto molto ramificato, soprattutto in alto. È un albero molto longevo, infatti può superare i 600 anni di vita, peccato che a San Nicola non superi i venti anni di vita. Siamo davvero di fronte ad una insensibilità raccapricciante ha affermato Lucia Esposito Questi alberi, unitamente ad altre decine, furono messi a dimora dal sindaco Tescione che voleva fare dello stadio Clemente lo stadio di tutti i cittadini sannicolesi. Sono stati abbattuti senza colpo ferire per far posto ai cassoni che contengono rifiuti. Ma davvero si pensa di trasformare il nostro principale campo di calcio in una discarica? – si domanda lesponente politica E questa la differenziata di cui parlava Pascariello ? Siamo praticamente al suo terzo fallimento. Fermiamoci a riflettere ha concluso sul futuro dei nostri figli in questa città dalla vivibilità già largamente compromessa.