SAN NICOLA LA STRADA. Da circa venti giorni le due postazioni di autovelox presenti sul viale Carlo III, in tenimento del comune di San Nicola La Strada, a 500 metri luno dallaltro, sono stati dotati di due luci intermittenti di colore giallo.
Sin dalla loro installazione dalle pagine del nostro quotidiano avevano puntato il dito contro la non perfetta visibilità dei due autovelox che risultavano essere invisibili agli occhi degli automobilisti perché mischiati fra cartelloni pubblicitari di pollo fritto e patatine o fra i cespugli derba. Finalmente la nostra denuncia è stata fatta propria dallamministrazione comunale che ha dotato la segnaletica con due luci gialle intermittenti, alimentate da un piccolo impianto fotovoltaico. Ma le polemiche sulluso degli autovelox e dei 6 apparecchi photored (ripetiamo per lennesima volta che di queste apparecchiature non si conosce leffettivo numero di violazioni contestate nel corso degli anni) non si placano, anzi si moltiplicano e sono tutte rivolte contro luso disinvolto degli autovelox che servono solo per fare cassa.
Una cittadina casertana ci ha inviato una mail, nella quale ci confida tutto il suo livore contro luso indiscriminato degli autovelox. Sono una comune cittadina d’Italia ci ha scritto una giovane signora lavoro mediamente 10 ore al giorno, ma sicuramente non per la “Polizia Municipale” di San Nicola La Strada, che si ostina ad inviarmi multe su multe, relative ad infrazioni rilevate dall’autovelox del Viale Carlo III, tra l’Agosto 2008 ed il Novembre 08. Notevole, visto che è una strada che percorro 6 volte al giorno. È indecoroso, ma, soprattutto, in seguito all’art. pubblicato il 23-12-2008 su richiesta del Sig. Santagata (di Alife, ex consigliere provinciale, ndr.), si evidenzia la opinabilità di tali multe, visto che gli stessi autovelox non sarebbero conformi, anche se dal 24-12-2008 si è aggiunto il segnale luminoso giallo. Con questa mia denuncia ha concluso lautomobilista vorrei comunicare al caro Comune di San Nicola La Strada, nella persona del Suo primo cittadino, che, oltre a non avere quanto previsto dagli introiti delle multe, ci sta rimettendo anche i costi delle notifiche che la Polizia Municipale sostiene per l’invio delle stesse.
Ciò che ci ha scritto la signora è il pensiero di migliaia di altri automobilisti che, per mancanza di tempo o per sfiducia nei confronti di qualsiasi iniziativa si voglia intraprende (raccolta di firme, richieste di intervento da parte della Prefettura o di altri organismi), non credono più nelle istituzioni a cominciare dal Comune e sono oramai giunti alla convinzione che lunica cosa da fare sia quella di diventare invisibili agli occhi della P.A., della politica, ma, soprattutto, dei politici. Con le elezioni del prossimo mese di giugno si potrà avere unidea più chiara su numero del primo partito dItalia, quello dellastensionismo. Ce ne sarà per tutti.