Calcio, Normanna attacca il Barletta: “Scorretti e antisportivi”

di Redazione

Giovanni Spezzaferri AVERSA. In merito al match di sabato scorso fra Barletta e Aversa Normanna, la società granata ritiene “scorretto ed antisportivo” l’atteggiamento assunto dalla dirigenza e dalla squadra pugliese prima, durante e dopo lo svolgimento della gara.

“In primo luogo, – si legge in una nota della Normanna – il terreno di gioco dello stadio ‘Puttilli’ è stato intenzionalmente ed abbondantemente bagnato dagli addetti al campo nella mattinata, in quanto c’erano in varie parti chiazze di fango non ancora prosciugate dal sole, presente per tutta la giornata. Inoltre, fra il primo ed il secondo tempo, non è stato concesso ad alcuni dirigenti dell’Aversa Normanna, che si erano recati negli spogliatoi, di ritornare nel settore ospiti a loro riservato. Costretti a rimanere all’interno dell’edificio, non hanno potuto assistere alla seconda parte della gara.

Al termine della partita veniva impedito al vicepresidente Alfonso Cecere ed all’addetto stampa di recarsi negli spogliatoi. Durante il periodo di forzata attesa, gli stessi sono stati oggetto di ingiurie e espressioni offensive da parte di alcuni tifosi biancorossi che stavano per defluire dallo stadio, creando momenti di tensione fra le persone che attendevano davanti all’ingresso, compresi donne e bambini appartenenti alla famiglie del presidente e del vicepresidente. Il quale, nel tentativo di preservare da eventuali atti di violenza i soggetti sopra citati, si rivolgeva agli addetti campo, ma veniva offeso con ingiurie e frasi volgari da uno pseudo dirigente del Barletta Calcio.

Nel frattempo, all’interno degli spogliatoi, i giocatori del Barletta indirizzavano verso i giocatori normanni grida, frasi offensive e cori da stadio, senza che alcun dirigente pugliese cercasse di fermarli. Tutto ciò è confermato dal Giudice Sportivo, che in data odierna ha sanzionato il Barletta con 3mila euro di multa ‘per indebita presenza nel recinto di gioco di persone non identificate ma riconducibili alla società che indirizzavano frasi offensive e minacciose nei confronti di tesserati della squadra avversaria; perché propri giocatori rientrando negli spogliatoi, al termine della gara, indirizavano verso i calciatori della squadra avversaria reiterati cori di scherno’”.

Il presidente aversano Giovanni Spezzaferri aggiunge: “La società del Barletta Calcio ha dimostrato nell’occasione di non essere assolutamente all’altezza di questa categoria, nonostante abbia un pubblico numeroso, caloroso e che merita campionati di maggiore levatura. Abbiamo girato i campi di mezza Italia ed in quasi tutti siamo stati accolti in maniera eccellente. La dirigenza pugliese non è in grado di fare questa serie, come dimostra il fatto di aver allagato il campo prima della gara, cosa che neanche in terza categoria fanno. D’altronde il Barletta è una società che è stata ripescata, non avendo ottenuto sul campo la promozione in Seconda Divisione”.

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