AVERSA. La risposta del sindaco Ciaramella non mi lascia per nulla sorpreso. È il suo stile. Da un lato cerca di manipolare dati, che però sono oggettivi, e dallaltro si lascia andare a volgari insinuazioni.
Così larchitetto Paolino Romano, ex direttore generale del consorzio Ce2/GeoEco ribatte alle accuse, rivoltegli dal sindaco e dagli assessori Luciano e Diomaiuta, di strumentalizzazione e disinformazione che lo stesso professionista avrebbe posto in essere in merito alla questione Tarsu. In una lettera inviata in redazione, infatti, Romano aveva definito ingiustificato laumento della tassa sulla raccolta dei rifiuti solidi urbani, generando le critiche del primo cittadino e dei suoi assessori allAmbiente e al Bilancio.
In primo luogo – commenta Romano – non capisco cosa centri la normativa dellanno 2002, io ho citato dati e numeri presi da atti da lui sottoscritti e approvati. Il sindaco dice che i dati che io ho fornito sono approssimati e le valutazioni errate, bene mi dica quali sono i dati approssimati. I dati economici che ho fornito si riferiscono ai piani da lui predisposti, e non da altri, e risalgono allanno 2008 e 2009 e non certo allanno 2002. Che poi il sindaco non creda alle stime previste dai piani da lui approvati non gli posso dare torto. Certo che io non avrei mai avuto la superficialità di prevedere che a fronte di un quantitativo di circa 33.700 tonnellate/annue di rifiuto da avviare a smaltimento negli anni pregressi con lattuazione del nuovo piano i rifiuti si riducessero a circa 11.000 ton/annue con un costo di smaltimento che da . 4.864.000 passa a 1.477.597 annue. Tutto ciò al fine di giustificare la bontà del piano elaborato.
Questi dati che io cito – sottolinea Romano – non sono elaborati da me ma, ripeto, dai Piani prodotti e approvati dallamministrazione comunale e quindi se imperizia cè stata non è certo la mia ma di chi li ha prodotti e approvati. Se il sindaco e gli assessori non li ricordano posso tranquillamente farglieli recapitare. Quello che lamministrazione deve quindi spiegare ai cittadini, non certo solo a me, è come mai è previsto in bilancio un aumento dei costi di gestione per lanno 2009 di un milione e mezzo di euro rispetto allanno scorso quando gli atti programmatori approvati prevedono un decremento della spesa? Le risposta non può che essere una: gli atti programmatori sono errati. Sfido quindi il sindaco e i suoi assessori a confutare questi dati e non lasciarsi andare a squallide insinuazioni. Se sono capaci. Ma come si può aver fiducia in amministratori che non conoscono nemmeno quali sono gli attuali oneri di smaltimento! Gli assessori Luciano e Diomaiuta, per giustificare i costi previsti, parlano di siti di trasferenza che il comune di Aversa non utilizza più dal marzo 2008, perché conferisce direttamente ai siti di smaltimento, con una riduzione degli oneri di 26,88 a tonnellata, che per il comune di Aversa significa una riduzione di spesa di circa 906.000 annue. Ma questi assessori le hanno mai viste le fatture di addebito?
Passiamo quindi alle basse insinuazioni – continua Romano – che, come al solito, qualifica chi le produce e non certo che le riceve; ma questo è la miseria umana con cui dobbiamo confrontarci. Il mio intervento è una disamina tecnica dei fatti che chi dovrebbe confutarla, non avendone capacità si abbandona al proprio istinto. Allassessore Luciano gli consiglio di andarsi a vedere i bilanci delle gestioni che mi riguardano e scoprirà che il consorzio è stato tirato fuori da un baratro fallimentare prodotto da chi mi precedeva. Il nostro sindaco, invece, conosce molto bene i motivi della mia interruzione del rapporto col consorzio. Io mi sono sempre opposto ad atti che chi mi ha succeduto nei compiti ha adottato col risultato che sono stati immediatamente posti sotto sequestro dalla magistratura.
Ma di questo – conclude lex dg GeoEco – non mi interessa parlare. Io sono un tecnico non un politicante.