SAN NICOLA LA STRADA. Due giovani sono stati arrestati per aver cercato di imporre il pizzo, per conto del clan Belforte di Marcianise, sui lavori di realizzazione della piscina comunale di San Nicola la Strada.
Si tratta di Innocenzo Landolfi, 28 anni, e Franco Cortese, 22 anni. Si erano presentati dal titolare dellimpresa edile assegnataria delle opere, pretendendo il pagamento di una tangente di 60mila euro. In caso contrario, minacciavano di impedire con atti di danneggiamento i lavori nel cantiere.
Cortese fu già arrestato lo scorso 1 giugno per una serie di attentati consumati nei confronti di esercenti di attività commerciali nei comuni limitrofi a Caserta ed in particolare sul territorio di San Nicola la Strada e San Marco Evangelista. Una delle vittime aveva subito direttamente da Cortese una perentoria richiesta estorsiva a cui aveva opposto un netto rifiuto, sottovalutando forse lo spessore criminale del giovane che, benché incensurato, ha stretti legami di parentela con personaggi del clan Belforte. Per tutta risposta veniva danneggiata la serranda di un bar, tramite esplosione di una bomba carta, e, dopo alcune settimane, incendiata la porta di ingresso e gli infissi di un punto internet. Entrambi gli esercizi erano gestiti dalla vittima.
Cortese, secondo quanto emerso dalle indagini, aveva richiesto la somma di denaro in nome del clan Belforte (detto anche dei Mazzacane) facendo riferimento ad uno dei suoi più noti e temuti esponenti, nonché suo zio, cioè Antonio Bruno, soprannominato Tonino Carusone, noto alle forze dellordine per stupefacenti, evasione, associazione di tipo mafioso, ricettazione, sequestro di persona a scopo di rapina, armi, estorsione, danneggiamento. Antonio Bruno è ritenuto il referente del clan Belforte proprio sui territori di San Nicola e San marco.
Lo scorso 24 aprile, tra laltro, il giovane era rimasto a sua volta vittima di un attentato quando, intorno alle 16.50, a San Nicola la Strada, due persone col volto travisato da casco e viaggianti a bordo di uno scooter, gli esplodevano contro decine di colpi darma da fuoco, ferendolo gravemente, tanto che era stato ricoverato presso il reparto rianimazione dellospedale civile di Caserta.