AVERSA. Una serie, preoccupante di fatti, vanno certamente segnalati da chi fa pubblica informazione a 50 giorni esatti dallannessine dellAsl Ce2 a quella che oggi si chiama Asl Caserta, ma che in realtà è una Asl Ce1 allargata.
Il termine di annessione ci pare più che mai giusto, visto che il silenzio tombale è calato sullintero scenario dellex azienda sanitaria aversana e nulla si muove se non in senso più che negativo. Questi alcuni degli episodi delle ultime ore che lasciano perplessità e preoccupazioni per quello che sarà il futuro della sanità aversana.
Pronto Soccorso Ospedale Moscati – Il Moscati, ormai lo sanno un po tutti, doveva diventare un ospedale di massima efficienza, un Dea di 2° livello e i flussi di accesso al Presidio Ospedaliero sono più che giustificabili di una tale azione. Oggi il Pronto Soccorso è nuovamente in ginocchio, scaduti i contratti a termine dei medici nessuno ha provveduto a rinnovarli. Risultato, non ci sono più medici in servizio. Ecco che si richiamano i medici dai reparti ed addirittura si cerca di ricorrere da lunedì prossimo alla presenza dei medici del Servizio 118. Una questione annosa ed incredibile ormai arrivata allo sfascio totale.
Incontro con i sindaci dei Distretti 36 e 37 Il preventivato incontro con i sindaci dei comprensori territoriali degli ex Distretto 36 (Lusciano, Parete, Trentola Ducenta, San Marcellino, Frignano, Villa di Braino) e 37 (Casal di Principe, Casapesenna, San Cipriano di Aversa, Villa Literno), è saltato. Il Commissario non era disponibile per improvvisi impegni. Forse dovrebbe riproporsi giovedì prossima, ma i dubbi sono tanti. Paura di colloquiare con i diretti interessati della salute sul territorio?O semplice errore di percorso?
Servizio Emergenza Il 118 è ormai alla frutta, tantissimi gli operatori medici ormai fuori dai ruoliper malattie varie, pochi quelli attivi. Sulla postazione di Trentola Ducenta, ancora senza una sede nel proprio comune, ma stavolta per colpa della locale Amministrazione Comunale, ci sono soloquattro medici in turno pieno ed un medico a turni ridotti. Impossibile coprire tutte le turnazioni previste (24 ore al giorno, tutti i giorni). Spesso lambulanza esce senza medico, si usa dire demedicalizzata, dando vita ad una sorta di roulette, dove i fortunati potranno usufruire del servizio medico, gli altri dovranno invece arrangiarsi.
Questi i primi segnali di un cedimento progressivo e costante dove mettere mano sembra difficile, anzi impossibile.