Licia Maglietta a Sessa Aurunca con “Manca solo la domenica”

di Redazione

Licia MagliettaSESSA AURUNCA. È l’evento più atteso della XXVII edizione de “I luoghi della memoria, rassegna di teatro, musica e spettacolo, in corso a Sessa Aurunca, con la direzione artistica di Tonino Calenzo.

Accolta con successo a Parigi a febbraio, Licia Maglietta, indiscussa signora del teatro italiano, lunedì 20 luglio, alle 21, sarà al giardino del Convitto nazionale “Agostino Nifo” con il suo monologo “Manca solo la domenica”, prodotto da Teatri Uniti di Napoli. Tratto da “Pazza è la luna” di Silvana Grasso (ed. Einaudi 2007), il testo è un racconto surreale e ironico di una vita divisa tra slanci amorosi e sentimenti luttuosi. In scena, Licia Maglietta sarà accompagnata da Vladimir Denissenkov, grande maestro del bayan, la peculiare fisarmonica russa. “Esistono amori che non danno la felicità – dice la Maglietta –, ma ne possono vivere altri! Borina, all’anagrafe Liboria Serrafalco sposata Liuzzo, la protagonista, desidera passioni e soprattutto uno status, riconosciuto da tutti, da poter portare dipinto sulla faccia come una voglia di fragola. E se la realtà le impedisce di continuare a vivere tutto questo, lei non se ne preoccupa: pianifica. Come una straordinaria trasformista, dal lunedì al sabato, accanto alla sua vita piatta e prevedibile come quella di tutto il paese, ne affianca un’altra fatta di tournée in altri luoghi nel suo ruolo di vedova! L’unico cruccio resta la domenica. Sì – conclude –, manca solo la domenica».

Biografia. Attrice polivalente, Licia Maglietta si è occupata di teatro, danza e cinema. Dopo essersi laureata in architettura, ha incominciato la sua carriera teatrale nel gruppo Falso Movimento (Tango glaciale, 1982; Febbre gialla, 1984; Ritorno ad Alphaville, 1986) passando poi in quello dei Teatri Uniti (Seconda generazione, 1988; L’uomo dal fiore in bocca, 1990; Rasoi e Insulti al pubblico, 1991; Riccardo II, 1993). Lavora con Carlo Cecchi che la dirige in La locandiera (1993) e Leonce e Lena (1994), per poi passare ad interpretare uno spettacolo tutto suo, Delirio amoroso (1995), nato dall’incontro con la poetessa Alda Merini. Lo spettacolo è un monologo sulla vita della poetessa, donna marchiata dall’esperienza del manicomio, ed è una delle prove più significative dell’attrice napoletana. In seguito interpreta Caligola (1997) con la regia di Elio De Capitani. Negli anni novanta passa al cinema interpretando diversi film: Nella città barocca (1985), Morte di un matematico napoletano (1992), Rasoi (1993). Il successo le arriva prima con L’amore molesto (1995) diretto da Mario Martone, Rumori di fondo (film) di Claudio Camarca (1996) e Le acrobate di Silvio Soldini (1997). Proprio con Silvio Soldini ha il maggior successo della sua carriera con Pane e tulipani (1999) con il quale vince nel 2000 il premio David di Donatello come miglior attrice protagonista. Dopo aver interpretato alcuni film per la tv, torna al cinema con i film Luna rossa (2001) di Antonio Capuano, Agata e la tempesta (2003) di nuovo diretto da Silvio Soldini e Nel mio amore (2004) di Susanna Tamaro. Nel 2007 la vediamo nuovamente in tv con il film in pillole Viaggio in Italia – una favola vera diretta da Genovese e Miniero e assieme ad Antonio Catania.

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