L’amministrazione sottolinea: “La Tarsu è legittima”

di Redazione

Luciano Di MeoSESSA AURUNCA. “Non c’è dubbio che Internet abbia giocato brutti scherzi a chi, pur di fare il capopopolo, non esita ad arrecare danni alle tasche dei cittadini”.

Lo afferma, in una nota, l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Luciano Di Meo. “La Tarsu (tassa sui rifiuti) che – secondo i due consiglieri comunali, Luigi Tommasino e Pasquale Rocco e qualche gruppo populista – non sarebbe dovuta, è, invece, legittima. Il suo mancato versamento farebbe, pertanto, scattare le relative more e il recupero coattivo previsto per i tributi inevasi. Evidentemente, il modello scaricato da Internet e distribuito ai cittadini non era quello aggiornato e le notizie, riportate nell’interrogazione consiliare, risultano interpretate sommariamente e poco approfondite. La materia, infatti, è al centro di un processo di trasformazione da Tarsu a Tia, che dura da tempo e non si è ancora completato, in attesa del regolamento attuativo del D. Lgs. 152/2006 che dovrebbe essere emanato dal ministero dell’Ambiente. In alternativa i Comuni – coperti fino a tutto il 2009 da annuali proroghe governative, vista la mancanza del decreto del ministero dell’Ambiente – avrebbero dovuto adottare per il 2010 il regolamento Tia, seguendo le ‘vecchie’ leggi vigenti, ma ne sono stati dispensati dal cosiddetto decreto “mille proroghe” (D.L. 194/2009), emanato dal governo Berlusconi, che ha di nuovo concesso una proroga fino al 30 giugno 2010. Ne deriva che la rideterminazione delle tariffe, contestuale al bilancio di previsione, approvato lo scorso aprile, è ricaduta nel termine della proroga del Governo, salvaguardando così la legittimità della vecchia Tarsu. Tommasino, Rocco e coloro i quali invitano a non pagare ingannano, dunque, i cittadini che, tra qualche tempo, dovranno per questo far fronte a cartelle esattoriali e fermi amministrativi, con aggravi di spese e fastidi. Peccato che tanto zelo “antitributario” non abbia consigliato la lettura degli ultimi decreti del governo Berlusconi. A questo punto, seppure ingenua, la domanda sorge spontanea: se Tommasino fosse stato Sindaco con Rocco in maggioranza, avrebbero ragionato allo stesso modo? Che sia Tarsu o Tia, sostenere che non bisogna pagare vuol dire sospendere il servizio, non poter più raccogliere l’immondizia dalle strade, non poter più pagare gli stipendi agli operatori e mandare il territorio in malora. E’ merito, invece, di questa Amministrazione e di quella precedente – guidata da Elio Meschinelli- se il Comune di Sessa Aurunca è stato uno dei pochi territori non coinvolti nell’emergenza rifiuti. Ed infine, per i mancati introiti erariali che succederebbe? Tommasino e Rocco: colpevoli! Firmato Corte dei Conti”.

Scrivici su Whatsapp
Benvenuto in Pupia. Come possiamo aiutarti?
Whatsapp
Redazione
Condividi con un amico