AVERSA. Stabilire e condividere unidea di città. Questo lintento principale del tavolo permanente che si è riunito per la prima volta nella serata di martedì nellambito del Progetto Più Europa che porterà in città 30 milioni di finanziamenti comunitari.
Un tavolo politico anomalo, soprattutto se si pensa ai rapporti sempre tesi tra la maxi maggioranza di centrodestra e le esigue forze di opposizione presenti in Consiglio. Del tavolo, infatti, fanno parte, oltre al sindaco Mimmo Ciaramella e allassessore alle attività complesse Isidoro Orabona, non solo i rappresentanti dei partiti di maggioranza (Pdl con Nicola Golia, Gruppo delle Libertà con Nicola De Chiara e Udc con Cesario Liguori, questultimo assente alla prima per precedenti impegni) e i tecnici dellUfficio Urban comunale (Claudio Pirone, Antonio Papale e Nicola Picone), ma anche i tre candidati a sindaco che contesero la poltrona di primo cittadino a Ciaramella nel maggio del 2007: Giuseppe Stabile, Paolo Santulli e Mimmo Rosato.
Si è trattato – ha affermato Orabona – di un atto di grande apertura da parte del sindaco in prima persona che ha così inteso condividere con la politica in senso più ampio possibile nellinteresse della collettività unidea di città che dovrà, poi, tramutarsi in progetto per trasformarsi, infine, in realtà. Questo tavolo detterà gli indirizzi politici del progetto che cambierà il volto di Aversa e si riunirà ogni martedì.
Da questo consesso, insomma, nascerà il Dos (il Documento Operativo Strategico) con le linee generali di indirizzo che non riguarderanno la manutenzione spicciola di questa o quella piazza. Dovremo – è ancora lassessore Orabona a parlare – stabilire e condividere lIdea di città, ossia di cosa vorremmo fosse Aversa, che vocazione affidarle: Città di turismo stanziale? Città di cultura? Città di studi? Città di servizi?.
In un secondo momento si dovranno trasformare le idee in progetti in sintonia con la Regione Campania con la quale dovrà essere sottoscritto un ulteriore protocollo dintesa (dopo quello iniziale sottoscritto il 27 aprile scorso) che vedrà insieme, così come il precedente, anche la Diocesi di Aversa e la Seconda Università degli Studi di Napoli Luigi Vanvitelli che, come il Comune, metteranno in campo anche propri capitali. Dai progetti si passerà, infine, alla realizzazione delle opere che dovrebbero segnare lo sviluppo e lidentità della città nel prossimo futuro.
Ad essere interessato il centro storico cittadino. In questo senso, cè lintenzione di recuperare due progetti di quartiere rimasti al palo: il quartiere spagnolo con la sua diagonale presente, oltre che ad Aversa, solo a Barcellona; la zona che va da Piazza Trieste e Trento allAbbazia di San Lorenzo. Il tutto entro il 2013. I settori di intervento saranno quattro: Aversa Città Sostenibile, Aversa Città dei Saperi, Aversa Città del Benessere, e Aversa Città Aperta.