FIRENZE. I ciclisti sono saliti in bici alle 08.30, per percorrere i 173 Km della la tappa Todi-Firenze: la più lunga di questa Vesuvio-Ventoux. Intorno alle 09.00 hanno attraversato il ponte sul Tevere della Strada Marscianese in direzione Perugia.
Il gruppo, pedalando in scioltezza per una mezz’ora, sotto una leggera pioggia, è transitato lungo il lago Trasimeno.
I corridori dopo aver percorso una novantina di Km, quasi tutti completamente pianeggianti, hanno superato l’ Alta Valle del Tevere, lasciando l’Umbria e la Provincia di Perugia, e arrivando nella Valle di Chiana.
In località Lucignano, ad una ventina di Km da Arezzo, hanno affrontato qualche leggero strappo in salita. Più impegnative le pendenze superate a Borgo di San Pancrazio nel Comune di Bucine, tra la Valdambra e la Valdichiana. Dopo un tratto il discesa, la piccola carovana tricolore si è fermata per la pausa pranzo. Ripresa la marcia il gruppo ha tagliato il traguardo di Firenze poco dopo le 18.00.
Questa tappa con un chilometraggio davvero importante è stata molto dura. Il caldo si è fatto sentire anche oggi ed ha fatto dimenticare ben presto la pioggerellina della mattina. Con queste condizioni climatiche, in una tappa difficile come quella di oggi, i corridori hanno avuto mediamente un dispendio energetico intorno alle 4000 calorie. Una delle regole d’oro del ciclismo è bere almeno quanto si suda. D’estate, sotto sforzo, si può arrivare a sudare anche più di un litro di sudore all’ora. E’ facile fare il calcolo delle borracce che hanno bevuto i ciclisti per idratarsi adeguatamente, per rendersi conto dell’importanza del lavoro dei membri dello staff al seguito della corsa sulle ammiraglie.
Dopo la telefonata di incoraggiamento di ieri del sindaco di Pignataro, Giorgio Magliocca, oggi ha chiamato il suo collega di Sault, Andrè Farad, che tramite il capo delegazione Antonio Simeone ha fatto pervenire un affettuoso saluto a tutti i protagonisti di questa edizione della corsa ciclo turistica.
Il ciclista della giornata è Giuseppe Leone di Sparanise. Anche se è all’esordio alla Vesuvio-Ventoux , mostra sicurezza ed ha una buona pedalata. “Spero di portare a termine senza incidenti questa manifestazione ha dichiarato Giuseppe – così come quelle che ho già affrontato: la Sparanise-Assisi e la Sparanise-San Giovanni Rotondo. Sono consapevole delle difficoltà che ancora mi attendono, sono certo che nei prossimi giorni mi capiterà di rimpiangere il fatto di aver scelto il ciclismo come hobby, ma volete mettere la soddisfazione di portare a termine un’impresa del genere!”. Come dargli torto.
Siamo a quota 554 km percorsi e 28 ore di pedalate.
Domani al via la quinta tappa. Si va a Maranello (MO). Sono 147 i Km da percorre.
Qui Firenze, buona sera Pignataro, buona sera Sault e buona Vesuvio-Ventoux a tutti.
Ici Firenze, bonsoir Pignataro, bonne bonsoir Sault et une bonne Vesuvio-Ventoux à tous.